Pomezia: il Borgo di Pratica di Mare finisce in tribunale

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Dopo anni di denunce inascoltate, (leggi qui le notizie) l’associazione “Latium Vetus” ha deciso di rivolgersi al tribunale per la riapertura del Borgo di Pratica di Mare.

L’associazione “Latium Vetus” si è costituita in tribunale per ottenere la riapertura del Borgo di Pratica di Mare.

«La chiusura è iniziata nel 2016 – si legge in una nota del gruppo –  quattro anni in cui, insieme agli esponenti de “La Lente” non ci siamo mai fermati, rimarcando a tutti la vera natura pubblica delle strade all’interno del centro storico. L’amministrazione comunale di Pomezia è rimasta estranea al problema, privando il territorio del suo luogo turisticamente più attrattivo. A ristabilire la verità ci ha pensato il catasto nell’ottobre dello scorso anno, certificando nero su bianco che il Borgo è un bene della collettività. Eppure, il cancello che ne impedisce l’accesso è rimasto indisturbatamente lì, in ossequio alla volontà dei privati. Proprio per questo ci siamo costituiti in tribunale per ottenerne la riapertura.»

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«I cittadini – continua la nota – sono chiamati in prima persona a difendere i loro diritti con dignità ed orgoglio poiché nessun privato, nessuna amministrazione pubblica, può permettersi certe azioni. È giunto il momento per tutti, associazioni e cittadini insieme, di batterci attivamente per la riapertura delle strade del Borgo di Pratica di Mare. Fra pochi giorni apriremo la raccolta fondi pubblica, per il sostegno delle spese legali che saranno sostenute in questa causa giudiziaria. Il nostro auspicio è di avere al nostro fianco molti cittadini, cosi come già avvenuto per la difesa del vincolo paesaggistico di Pomezia ed Ardea: l’unione fa la forza.»

 

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