Scuola, a settembre di nuovo sui banchi. Ma con classi dimezzate e lezioni di 40 minuti

La task force di esperti nominata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha presentato il Piano per il rientro a scuola: orari delle lezioni ridotti a 40 minuti, ingressi scaglionati e didattica all’aperto. Il Comitato Tecnico Scientifico: distanza di almeno un metro tra gli alunni in classe, mascherine obbligatorie per gli studenti dai sei anni in su.

Pronto il Piano “La scuola che riparte”

Bimbi, ragazzi e adolescenti costretti in casa per mesi, a guardare gli insegnanti dal monitor del computer. Ma da settembre, dopo lo stop forzato determinato dal Covid-19, si tornerà finalmente in classe. La vita degli studenti però non sarà più la stessa: molte le novità presenti nel Piano Scuola presentato dalla task force alla ministra Azzolina. A cui si aggiungono le regole stabilite dagli scienziati del Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute.

Il comitato di esperti per il rientro in classe, diretto dal professor Patrizio Bianchi, ex rettore dell’Università di Ferrara, ha indicato i punti principali della riorganizzazione scolastica: lezioni di massimo 40 minuti, scaglionamento degli ingressi per evitare l’affollamento di bimbi e ragazzi in entrata e in uscita da scuola, e didattica da effettuare all’aperto quanto più possibile.

“A settembre riporteremo studenti e studentesse tra i banchi” dichiara la ministra dell’Istruzione. “Lo faremo anche seguendo le indicazioni del documento del Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute, che individua regole di buon senso e chiare fra cui: distanza interpersonale di un metro, e mascherina per tutti i maggiori di 6 anni di età”, annuncia su Facebook la ministra Azzolina.

Scuola

Le indicazioni sanitarie del Comitato tecnico scientifico

Dagli scienziati del Comitato del ministero della Salute arrivano tutte le indicazioni per quella che appare essere una vera rivoluzione della vita scolastica: “E’ previsto lo scaglionamento degli ingressi”, sottolinea la ministra Azzolina, presentanto i punti principali del piano sanitario. “Non ci sarà nessuna prova delle febbre per entrare a scuola – continua – ma se si hanno 37.5 gradi di temperatura si deve restare a casa”. La palestra sarà esclusivamente all’aria aperta: tra le indicazioni la “valorizzazione degli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche”, avverte la ministra dell’Istruzione. E, soprattutto, “prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi”, conclude Azzolina.

Qui è consultabile il documento per il rientro a settembre firmato dal Comitato tecnico scentifico: Scuola, dal distanziamento alle modalità di ingresso: ecco le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico per settembre

Servono più docenti

Ma per garantire classi meno affollate, con il rispetto del metro di distanzia tra tutti gli alunni, occorrono naturalmente più risorse e, soprattutto, più docenti. Nel Piano per il rientro a scuola presentato dalla task force è scritto chiaro e tondo: servono molti più docenti. Occorre inserire almeno “il 10-15% di insegnanti in più, tra 80 e 120 mila”, scrivono gli esperti. Come? I concorsi già banditi garantiranno l’ingresso di circa 80mila nuovi docenti, ma soltanto a partire da settembre 2021. Il Comitato dunque ha presentato soluzioni alternative: in primo luogo dovranno essere assegnati all’insegnamento diretto i 50 mila docenti entrati con il potenziamento della “Buona scuola”, attualmente senza cattedra. E poi aumentare le assegnazioni per le supplenze.

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