Mappature dei varchi di passaggio, reti elettrosaldate in profondità, impossibili da scavare e il rinnovo del divieto di dare cibo agli animali. Roma si attrezza, o almeno tenta, per frenare l’invasione dei cinghiali in città. Ieri, martedì 5 aprile, il Campidoglio ha convocato un tavolo tecnico a tema.
Sul tema cinghiali le conclusioni di un tavolo tecnico: reti e stop cibo. L’opposizione critica: bisogna sterilizzarli
Titolo, controllo e contenimento dei cinghiali. Presenti oltre all’assessore all’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, delegati della Regione Lazio, Città metropolitana, ISPRA, Istituto Zooprofilattico, Enti Parco, Municipi e Polizia di Roma Capitale.
I municipi interessati
Ed è proprio l’assessore ad annunciare i primi provvedimenti da mettere in campo dopo la riunione fiume. “Già nei prossimi giorni, sulle aree di competenza comunale, grazie alla dettagliata mappatura di tutti i varchi di passaggio degli ungulati effettuata in XIV Municipio, partiranno i lavori di installazione di recinzioni elettrosaldate posizionate anche in profondità per resistere agli scavi”, ha spiegato.
Analoga mappatura è in fase di completamento anche nel Municipio XV, altra zona critica dei corridoi di accesso dei cinghiali nelle zone abitate. “Grazie alle mappature anche Ama potrà intervenire in modo mirato per lo svuotamento e la pulizia delle postazioni di cassonetti vicine ai varchi ed eventualmente riposizionarle”, aggiunge l’assessore.
Vietato dare cibo ai cinghiali
“Come Assessorato – conclude Alfonsi – a breve lanceremo una campagna di informazione rivolta alla cittadinanza sui comportamenti da adottare, le modalità di segnalazione in caso di avvistamento e sulle buone pratiche di prevenzione quali non abbandonare rifiuti e rispettare il divieto per legge di dare cibo agli animali”.
Diaco critico: vanno sterilizzati
“Sensibilizzare questa maggioranza al tema del benessere animale è un po’ come tentare di sfidare la forza di gravità: una missione impossibile”, ribatte subito il grillino Daniele Diaco, consigliere capitolino, vicepresidente della commissione Ambiente.
“Gualtieri e la sua maggioranza – attacca Diaco – dovrebbero spiegare ai romani i motivi per cui hanno respinto la nostra proposta di un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio, Città Metropolitana, ISPRA, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zooprofilattico ed Enti Parco Regionali finalizzato all’avvio di un programma di sterilizzazione della fauna selvatica presente nel territorio di Roma Capitale mediante il ricorso a un vaccino immunocontraccettivo”.
Per Diaco recintare i cinghiali significa sacrificarli ai cacciatoiri
“La sterilizzazione è una soluzione etica, efficace sotto il profilo del contenimento faunistico, rispettosa della vita degli stessi e finanziabile, peraltro, con i fondi stanziati nell’attuale Legge di Bilancio – aggiunge – Proposte come la recinzione delle aree naturali, di fatto, confinerebbero i cinghiali in spazi limitati rendendoli facili prede dei cacciatori”.
In alternativa secondo Diaco si rischia una carneficina.
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