Labur: “Quella anomala e frettolosa verifica dei progetti della pista ciclabile di Ostia”

Esposto di Labur che ipotizza anomalie sulla fase di progettazione e verifica della pista ciclabile di Ostia. I riscontri nella commissione municipale Trasparenza

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Ciclabile Ostia - foto d'archivio

Ostia: una “presunta anomala verifica, eseguita in poche ore giornata del 30 dicembre scorso, da parte della ACS International Engineering” e relativa al progetto esecutivo relativo alla realizzazione della pista ciclabile sul Lungomare di Ostia. E’ con queste parole che Labur, avanza forti dubbi sulla legittimità della verifica preventiva del progetto, e per questo, segnala la questione con istanza di revisione in autotutela, della documentazione.

Labur: “un’anomalia nel procedimento di verifica e validazione del progetto della pista ciclabile di Ostia”. Il Ministero dei Trasporti l’aveva dichiarata illegittima

E’ una segnalazione, quella di Labur, che muove con la finalità dell’annullamento della delibera, con la quale venne affidato alla società di Ingegneria ACS Intarnational Engineering Srl, l’incarico per la verifica preventiva e validazione del progetto esecutivo per i “Lavori per la realizzazione pista ciclabile su lungomare di Ostia – Municipio Roma X”.

Nel testo della nota, redatta da Laboratorio di Urbanistica, con valore di istanza in autotutela, si fa riferimento alla presunta anomala verifica, eseguita in poche ora (nell’unica giornata del 30/12/2020) da parte della ACS International Engineering, relativa al progetto esecutivo della pista ciclabile sul Lungomare di Ostia, composto da ben 28 elaborati.

L’attenzione, è richiamata soprattutto sul fatto, che il Rapporto di Verifica non evidenzia particolari errori e/o omissioni del progetto in questione, e ciò risulta come dichiarano:

“in netto contrasto con quanto sostenuto dal Ministero dei Trasporti che, in pari data, con Decreto n.598 del 28/12/2020, ha motivato l’illegittimità da parte del Municipio Roma X di istituire una pista ciclabile sul lungomare di Ostia, e dunque l’illegittimità della progettazione”.

Ai dubbi circa la corretta validità del lavori di verifica e validazione del progetto,  si aggiungono le considerazioni legate al fatto che la ACS International Engineering srl avrebbe dovuto dedicare un tempo congruo alla notevole quantità di elaborati ricevuti da verificare e non confinare la durata dell’attività in poche ore, generando di fatto il dubbio sulla correttezza procedurale della verifica medesima.

E l’Ing. Andrea Schiavone (Presidente di Labur), sottolinea proprio a tal proposito, che la verifica/ validazione del progetto ha un ruolo ed una importanza centrale nel processo di progettazione ed esecuzione di un appalto di lavori pubblici, perché rappresenta un essenziale strumento di prevenzione di errori e/o omissioni del progetto, da cui conseguono sempre maggiori costi e tempi di realizzazione dell’opera.

“Nella documentazione facente parte dell’attività in oggetto – continua Labur – a partire dalla determinazione di affidamento diretto a finire con il Rapporto di Verifica, si sostiene che la società Risorse per Roma Spa, su incarico del Municipio Roma X, abbia elaborato e presentato sia il progetto definitivo che quello esecutivo”.

In realtà, il 28 giugno scorso, dalle dichiarazioni di Risorse per Roma Spa, nella persona di Daniela Santarelli, rilasciate in sede di Commissione Speciale di Controllo e Garanzia del Municipio Roma X, risulterà che:

la società Risorse per Roma Spa, non ha mai preso parte alla progettazione, ma si è limitata alla sola e materiale trasposizione grafica degli elaborati così come ricevuti dal X Municipio”.

Elaborati realizzati da un unico progettista, l’Arch. Nicola de Bernardini, direttore del Municipio Roma X fino all’inizio di dicembre 2020, e che fino alla fine della stesso mese ha ricoperto il ruolo di Responsabile di quel Procedimento.

La segnalazione e richiesta di revisione degli atti, in autotutela pubblicata ieri da Labur, resta intanto in attesa di una riscontro, mentre la situazione relativa all’avanzamento dei lavori non raccoglie i consensi di commercianti e cittadini residenti attivi, che proprio domani si riuniranno per delineare una linea di protesta contro l’Amministrazione municipale (leggi qui).

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