Circa ottocento persone si sono radunate davanti a Montecitorio, nonostante le regole anti-contagio, per manifestare senza autorizzazione contro i provvedimenti del governo guidato da Mario Draghi e le misure anti-covid. Tra loro molti ristoratori, che chiedono la riapertura dei locali. Il presidio è presto degenerato in un assalto contro il cordone di Polizia e Carabinieri.
Scontri a Montecitorio. Lancio di bottiglie contro i poliziotti, poi il tentativo di sfondamento del cordone
I manifestanti hanno dato vita a un presidio non autorizzato davanti alla Camera dei Deputati. Poi hanno iniziato un fitto lancio di bottiglie di vetro verso il cordone di Polizia e Carabinieri, tentando l’assalto al Parlamento. Le forze dell’ordine hanno respinto i facinorosi, ma un agente è rimasto ferito, colpito in testa dai partecipanti ai disordini.
Al momento sono sette i partecipanti alla sommossa che sono stati fermati dalle Forze dell’Ordine. La polizia ha effettuato una seconda carica quando i partecipanti al presidio hanno tentato nuovamente di forzare il cordone delle forze dell’ordine.
Tra i presenti anche un uomo che indossa il cappello di pelliccia utilizzato da Jake Angeli, lo “sciamano” protagonista – insieme ad altri estremisti di destra – dell’assalto al Congresso di Washington D.C. avvenuto il 6 gennaio scorso, a Capitol Hill.
Presenti anche le bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore ex M5S Gianluigi Paragone. La maggior parte dei presenti, stretti gli uni agli altri, non indossa la mascherina.
Diversi i commercianti e i ristoratori che dal megafono lanciano lo slogan “Siamo imprenditori, non delinquenti”. Tra loro anche vari militanti di CasaPound, capeggiati da Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi.
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