Covid, si ferma il traffico turistico, ma non quello dei trafficanti di droga. Dopo l’episodio del corriere nigeriano che ha rischiato di morire per overdose poichè aveva 36 ovuli di eroina nello stomaco (leggi qui), un altro connazionale è stato arrestato all’aeroporto di Fiumicino con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Aveva in corpo una quantità record di 112 ovuli.
Trafficante nigeriano arrestato all’aeroporto di Fiumicino con 112 ovuli nel corpo
Il traffico di droga non si arresta neanche di fronte alla pandemia, impegnando anche le strutture sanitarie costrette a distogliere la loro attenzione dall’assistenza ai malati per le indagini cliniche sui corrieri di droga. Negli ultimi mesi sono state diverse le segnalazioni di arresti (leggi qui). Ormai gli ovulatori non viaggiano più solo dal Sud America o dall’Africa, ma ora anche da Nigeria, Qatar e dall’Est Europa.
L’ultimo episodio riguarda l’arresto da parte dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Aeroporti di Roma di un cittadino nigeriano di 20 anni, incensurato, con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il 20enne è atterrato al “Leonardo Da Vinci” con un volo della compagnia aerea “Ethiopian” proveniente da Lagos-Adis Abeba, in Nigeria ed è stato notato dai militari in servizio preventivo mentre si aggirava nel Terminal 3 in evidente stato di agitazione.
I Carabinieri lo hanno avvicinato per capire cosa avesse generato quello stato d’animo e dopo i primi accertamenti hanno deciso di accompagnarlo all’ospedale Grassi di Ostia per sottoporlo ad esami più approfonditi.
Gli esami radiografici hanno evidenziato che il 20enne aveva nello stomaco ben 112 ovuli contenenti eroina per un peso totale di 1,250 Kg.
Dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera, il giovane è stato portato nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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