Venne ucciso sotto casa ad Acilia il giorno di san Valentino del 2022. A meno di tre anni di distanza dall’omicidio di Paolo Corelli i carabinieri hanno eseguito questa mattina, mercoledì 20 novembre, una serie di arresti nell’ambito di una vasta operazione antidroga scaturita proprio da quelle indagini.
Paolo Corelli fu ucciso sotto casa ad Acilia il giorno di San Valentino del 2022
Venti le misure cautelari eseguite dai carabinieri di Ostia sotto il coordinamento della Divisione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma. Tra gli arrestati c’è anche Claudio Corelli, il fratello della vittima che sarebbe stato trovato in possesso di 220 grammi di cocaina.
I militari dell’Arma hanno raccolto pesanti elementi indiziari che riconducevano a un organizzazione criminale specializzata nel traffico di stupefacenti tra l’Olanda e il nostro Paese.
Un giro d’affari milionario che consentiva di alimentare il mercato dello spaccio in tutto il Lazio e in altre regioni d’Italia attraverso sofisticati stratagemmi tramite cui il sodalizio criminale riusciva a eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Nell’ambito dell’operazione sono stati effettuati 9 arresti in flagranza di reato, sequestrati oltre 32 chilogrammi di cocaina per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro e 174mila euro in contanti, considerati dagli inquirenti frutto delle attività illecite gestite dalla banda.
Le indagini sono dunque partite da lontano. E precisamente dal 14 febbraio del 2022 quando Paolo Corelli, 47enne senza precedenti penali veniva freddato sotto casa sua, in via Roesler Franz ad Acilia mentre si accingeva a salire sulla sua auto per recarsi al lavoro presso il supermercato Emmepiù di via delle Ombrine a Fiumicino dove era addetto al settore ortofrutta. Corelli che era sposato e padre di una bambina venne ucciso sotto gli occhi della moglie e della madre.
Il killer, con cappello da baseball in testa e mascherina chirurgica sul volto, agì con determinazione sparando sul bersaglio tre colpi di pistola: due alle spalle e uno al torace per finire la vittima. Una delle prime ipotesi degli investigatori è che l’omicidio fosse maturato nell’ambito di traffici collegati alla criminalità albanese, sebbene Corelli fosse incensurato.
Un anno dopo la svolta che impresse un’accelerazione alla soluzione del caso. Il 16 marzo del 2023, infatti, veniva arrestato il 27enne Angelo Sabatucci, soprannominato “il barbiere” per la sua abilità con forbici e capelli, in quanto considerato il presunto responsabile dell’omicidio.
Secondo la ricostruzione del nucleo investigativo dell’Arma di Ostia Sabatucci avrebbe aspettato addirittura per ore Corelli in strada allo scopo di vendicarsi di una “pizza” presa in faccia il giorno precedente alla sparatoria. Forse per una discussione legata a un debito contratto con l’omicida ma non restituito.
Il 6 marzo scorso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto, su richiesta del pubblico ministero Stefano Luciani, il rinvio a giudizio di Angelo Sabatucci fortemente indiziato di essere l’autore dell’assassinio.
Ma oggi l’inchiesta sull’efferato omicidio di Paolo Corelli potrebbe registrare un’ulteriore colpo di scena che, sospettano gli inquirenti, potrebbe essere maturato nell’ambito di una faida tra bande di spacciatori rivali per la spartizione del traffico di stupefacenti. Faida che potrebbe aver coinvolto suo malgrado la vittima, eliminata in questo caso per compiere una vendetta trasversale.
E’ opportuno ricordare che qualsiasi persona denunciata, tratta in arresto, fermata, indagata o rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.
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