Le case Ater che gli sono state assegnate cadono a pezzi, per questo, da oltre un anno e mezzo vivono in affitto a spese del comune. È la storia di due famiglie di Fiumicino.
Case Ater: la storia di due famiglie che non riescono a tornare nelle loro abitazioni
Da oltre un anno e mezzo vivono in due mini-appartamenti a spese del Comune e ora vogliono rientrare nei loro alloggi Ater di via del Serbatoio 40, a Fiumicino. Si tratta di case Ater, quindi di competenza regionale, ma nella fattispecie in via eccezionale li ha assegnati il Comune di Fiumicino, come previsto in casi di particolare gravità.
« Cinque anni fa mi è stata assegnata una casa Ater ma era in condizioni pietose – racconta una residente – ci pioveva dentro, la cucina era inagibile, ho provato a metterla io in sicurezza ma poi si sono creati danni troppo grandi. Il Comune ci ha spostato prima in una casa famiglia e poi in alloggi privati che il Comune paga per noi. Noi chiediamo di tornare negli alloggi che ci sono stati regolarmente assegnati»
«I 900 euro al mese che il Comune spende per queste case potevano essere investiti per i lavori degli alloggi attualmente inagibili – aggiunge Alessio Berardo di ‘Terzo Polo’ – inoltre questi soldi sono sottratti alla comunità.»
Interpellato sulla questione, l’assessore ai rapporti con Ater Paolo Calicchio ci ha spiegato che gli inquilini hanno sottoscritto un accordo con l’azienda pubblica regionale che di fatto li impegna alla revisione degli impianti. Inoltre, la manutenzione straordinaria spetta ad Ater e il comune non può procedere di propria iniziativa, perché rischierebbe guai con la corte dei conti.
«È stucchevole ricevere lamentele perché paghiamo un affitto pur di dare un tetto a queste persone. » ha commentato Calicchio.
Il servizio di Fausto Trombetta
Leggi anche: Mobilità elettrica: Fiumicino fa passi in avanti