Spiacevole sorpresa per Matteo Salvini. Mentre il vicepremier e ministro dei Trasporti era impegnato in giro per l’Italia per le elezioni Europee ha ricevuto ‘visite’ a casa.
In assenza del ministro Salvini brutta sorpresa nella sua abitazione
In casa di Salvini, a Ponte Milvio, quartiere nel quadrante Nord della Capitale, si sono introdotti una banda di ladri.
I malviventi sono entrati nell’appartamento dal giardino, approfittando dell’assenza di Salvini.
In casa non c’era nessuno. A contattare le forze dell’ordine sono stati i vicini di casa, che sentendo rumori sospetti, hanno chiamato il 112. La segnalazione è arrivata nella tarda serata di ieri, domenica 19 maggio, poco prima di mezzanotte, alle 23.40 per precisione.
Sul posto sono arrivate subito le volanti della polizia, e ora la squadra Mobile è al lavoro sull’accaduto.
Cassaforte nel mirino
I ladri, con una fiamma ossidrica, avrebbero puntato la cassaforte del ministro. Ma non sarebbero riusciti ad aprirla. Non è ancora chiaro, considerato l’assenza di Salvini, se abbiano portato via oggetti di valore dall’abitazione.
Alcune persone, dopo essersi introdotte nel giardino, avrebbero alzato l’avvolgibile e forzato la porta finestra. Poi si sarebbero date alla fuga. Il tutto mentre il vicepremier era impegnato nella campagna elettorale per le prossime europee. Ieri il ministro Salvini era a Imola e oggi a Bologna.
La casa è stata trovata a soqquadro ma la cassaforte – secondo le ultime indiscrezioni – non è stata portata via. Gli investigatori non escludono che i ladri abbiano fatto irruzione nell’appartamento senza sapere chi fosse il proprietario.
Colpi in crescita
La dinamica del furto in casa di Salvini è molto simile a quella di altre intrusioni notturne che nelle ultime settimane hanno subìto un’escalation nella Capitale. Furti o tentati furti che si trasformano in rapine quando i malviventi si imbattono negli inquilini.
Qualche giorno fa rapina in casa alla Balduina, madre e figlia terrorizzate. In azione un gruppo di banditi armati e col viso coperto.
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