Anziana “sequestrata” al cimitero di Anzio, tra gli arrestati l’ex compagno della figlia

Tra gli arrestati l'ex compagno della figlia dell'anziana: prima svolta nell'indagine

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Immagine di repertorio.

Lei era convinta che volevano ammazzarla quando si è ritrovata buttata a terra nel cimitero imbavagliata e con le mani legate. Gli investigatori ora non escludono che dietro all’aggressione di Anna Gabriella P., la 75enne malmenata e rapinata il 25 ottobre nel cimitero di Anzio mentre si recava alla tomba del marito per portargli dei fiori freschi, ci sia stato un tentativo di vendetta o di sequestro di persona andato male.

Tra gli arrestati l’ex compagno della figlia dell’anziana: prima svolta nell’indagine

A distanza di giorni, intanto, la prima svolta nell’inchiesta coordinata dalla procura di Velletri. Come ipotizzato fin dai primi passi delle indagini l’anziana è stata presa di mira da almeno una persona di sua conoscenza, perché vicino alla stessa famiglia.

Ieri, 2 novembre, i primi arresti: in manette sono finiti l’ex compagno della figlia e un conoscente di quest’ultimo.

I due – entrambi italiani – ora sono reclusi in carcere con l’accusa di concorso in sequestro di persona e rapina aggravata.

Non sono ancora chiari i ruoli e chi abbia partecipato al blitz al cimitero contro l’anziana. Si cercano i complici.

Intanto nei confronti dei primi dei primi arrestati potrebbero aggiungersi nuove contestazioni.

Le indagini

Sulla vicenda c’è il massimo riserbo proprio perché gli accertamenti sono tuttora in corso e non si esclude la pista di un rapimento lampo andato in fumo, forse perché disturbati da visitatori del cimitero.

L’anziana era stata immobilizzata mentre si trovava davanti alla tomba del marito, legata con fascette da elettricista e infine spintonata in una cappella. Era stata un’altra donna, in visita al cimitero, a sentire i gemiti ed avvertire il custode. 

Dagli accertamenti della polizia sarebbero emersi collegamenti fra quanto accaduto al cimitero e screzi con il familiare e altre persone sembra per questioni economiche legate alla gestione dello stabilimento balneare del marito della vittima.

Una struttura sul lungomare di Anzio presa di mira dal 2020 da più incendi probabilmente dolosi e sui quali sono subito concentrate le indagini della polizia.

Alla donna erano state portate via due collanine e le chiavi della sua auto con la quale poi  almeno due dei banditi sono fuggiti.