“Se Dio è con me, chi può essere contro di me?” Gisella Cardia, vero nome Maria Giuseppa Scarpulla, va avanti, anzi ne sente il dovere. Ieri, terzo giorno del mese in cui ricadono le apparizioni, la presunta mistica di Trevignano ha incassato un altro messaggio della Madonna un po’ meno apocalittico del solito, ma comunque con una via di uscita per una società che la Vergine intuisce alla deriva: “Pregate, pregate”. E lei, Gisella, in qualità di portavoce lo ripete ai suoi fedeli che le chiedono abbracci e preghiere: “Pregate“.
Gisella non indietreggia, il business della Madonna che parla va avanti
Erano in trecento, ieri pomeriggio, a seguirla nella sua spianata di Trevignano. “Chi vuole rivolgere una preghiera a Gisella si metta in coda di qua, prego”, indirizza i fedeli un uomo.“Mi hanno rivolto ogni genere di accuse. Blasfema, eretica, perfino prostituta. Siamo quasi ricattati, minacciano di espropriarci il terreno.
Hanno chiamato la celere come fossimo allo stadio ma noi siamo più forti perché abbiamo Dio dalla nostra parte”. Il riferimento è alle polemiche dei giorni scorsi che, mescolate alle denunce, hanno portato la “veggente” alla ribalta con un fascicolo aperto nella Procura di Civitavecchia e la Chiesa alle prese con una Commissione di esperti.
“Mi dicono che faccio business – chiarisce – Però poi le emittenti mi ringraziano perché lo share sale. I giornali vendono. Gli alberghi si riempiono. Una volta dicono che sono fuggita con milioni di euro, un’altra che ho raggirato tutti. Ma non ho paura. Intendo restare qui e continuare a pregare in questo luogo sacro. Non arretrerò di un millimetro. Se Dio è con me chi può essere contro di me”.
“Dio e la madonna sono dalla mia parte. Se io sono questa mostro, se io sono una speculatrice di miracoli, come si possono chiamare le persone che impediscono la preghiera, a cui dà fastidio la preghiera? Non trovo l’aggettivo”.
Il messaggio sembra rivolto anche alla sindaca di Trevignano, Claudia Machiucchi, che due settimane fa, ha ordinato lo smantellamento del gazebo ritenuto abusivo, della teca con la statua della Madonna, e magari pure l’enorme Gesù Cristo, considerato che il terreno è a destinazione agricola. Scattati i novanta giorni, procederà il Comune. “Decidono sulla mia proprietà”, si sorprende Gisella.
Abuso della credulità popolare
Gisella potrebbe finire sotto inchiesta per abuso della credulità popolare se i suoi miracoli non dovessero trovare riscontro. Il reato prevede che “Chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è soggetto, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ordine pubblico, alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000”.
E’ l’ultimo dei problemi della veggente che continua a sostenere di parlare con la Madonna, di avere le stimmate nel periodo pasquale, di avere una Madonnina che sanguina, ma anche all’occorrenza di fare all’occorrenza il miracolo della moltiplicazione degli gnocchi.