A Ostia la stagione balneare inizierà con un ritardo di almeno dieci giorni rispetto al resto d’Italia. Lo ha annunciato il presidente del X Municipio, Mario Falconi, nel corso del Consiglio tenutosi stamattina presso il palazzo del Governatorato. Delusione tra i concessionari balneari.
Annuncio a sorpresa del Presidente del X Municipio: “Il sindaco autorizzerà la stagione balneare dal 10 maggio”
La motivazione del posticipo dell’apertura della stagione balneare addotta dal sindaco Roberto Gualtieri è che si vuole evitare un sovraffollamento delle strade e dei servizi di Ostia già messi a dura prova dal pesante afflusso di presenze (100mila persone) previsto per il Raduno nazionale dell’Associazione Carabinieri (leggi qui). Lo ha sottolineato il presidente del Municipio, Mario Falconi, aggiungendo che “siamo pronti a far partire i nostri servizi sulle spiagge libere” a smentire ritardi e inadempienze negli appalti per il salvamento prima sulle spiagge libere urbane (leggi qui) e poi a Castelporziano (leggi qui).
Com’è noto, l’ordinanza balneare (leggi qui) regolamenta diritti e doveri di bagnanti e concessionari degli impianti sulle spiagge. Ed era già successo lo scorso anno che il provvedimento sia stato firmato solo il 10 maggio per consentire l’apertura della stagione il 14. In quel caso, però, il direttore amministrativo Carla Scarfagna concesse una deroga speciale per gli stabilimenti balneari in regola che furono autorizzati a iniziare il lavoro dal Primo maggio.
“E’ mai possibile che si rinvii l’avvio dell’unica industria di Ostia ovvero il turismo balneare? Troviamo assurdo che per l’ennesima volta l’amministrazione arrivi in ritardo su questo appuntamento tanto atteso da imprenditori e utenti, tanto più che le località concorrenti sono organizzate da tempo” tuona Pietro Malara, presidente della commissione municipale Garanzia e Controllo.
“Speriamo che il posticipo dell’apertura stagionale riguardi solo le spiagge libere – commenta Massimo Muzzarelli della Federbalneari – Anche perché le rappresentanze di tutta la nostra categoria hanno sottoscritto un accordo proprio per favorire i partecipanti del raduno che dal 2 all’8 maggio beneficeranno di uno sconto del 15% sui servizi balneari e di ristorazione. Restare chiusi, significherebbe ridurre la capacità di accoglienza proprio di quanti prenderanno parte a quell’evento”.