Ostia, ai privati (forse) la gestione delle spiagge libere urbane

Dopo che è andato deserto il bando per la copertura del servizio di salvamento il X Municipio si arrende e lancia una gara d’appalto per la gestione delle spiagge libere da parte dei privati

bagnini ostia

Alla fine il X Municipio si è arreso. Ma non è detto che anche questa mossa possa portare alla realizzazione dell’obiettivo: l’apertura in tempo per la stagione delle spiagge libere urbane con l’affidamento della gestione ai privati. Il “forse” usato nel titolo, dunque, è d’obbligo per modalità e tempistica.

Dopo che è andato deserto il bando per la copertura del servizio di salvamento il X Municipio si arrende e lancia una gara d’appalto per la gestione delle spiagge libere da parte dei privati

E’ il senso del “Bando/Disciplinare per l’affidamento dei servizi connessi alla balneazione sulle spiagge libere di Ponente del Municipio X di Roma Capitale, per la stagione balneare 2023, mediante convenzioni” con privati. Vengono assegnate sei spiagge libere di Ostia Ponente: quella a ponente di piazza Scipione l’Africano (lotto unico di lungomare Duca degli Abruzzi fino al primo pennello di scogli), la spiaggia Verde (ex Faber Beach), la spiaggia Gialla (davanti alla ex colonia), la spiaggia Grigia (ex Spiaggetta in lungomare C. Duilio), la SPQR (piazzale Amerigo Vespucci) e la spiaggia Bianca (davanti al Campeggio Internazionale).

In cambio della possibilità di noleggiate (a prezzi calmierati) letti e ombrelloni, i privati si impegnano a coprire il servizio di salvataggio, a tenere puliti gli arenili e a mantenere in efficienza i servizi igienici. Il X Municipio, da parte sua, metterà a disposizione le attrezzature per il salvamento (pattini, giubbetti, defibrillatori ecc), un casotto degli attrezzi, lo svuotamento settimanale dei servizi igienici e la vagliatura meccanica settimanale delle spiagge libere.

La decisione è stata presa dal X Municipio dopo il flop (leggi qui) della gara d’appalto per l’affidamento del servizio di salvataggio sulle spiagge libere. Gli imprenditori, evidentemente, hanno reputato diseconomica l’offerta di 529mila euro per coprire 17 postazioni per 127 giorni di stagione balneare (leggi qui). Un film già visto nell’estate 2022 (leggi qui).

I limiti della proposta

Anche la nuova proposta non sembra particolarmente allettante. “Si pretende che ciascuna postazione di salvataggio sia coperta da almeno tre marinai – indica uno dei vincitori del bando 2022 che chiede di restare anonimo – Si tratta di un costo di almeno 7500 euro al mese di stipendi e, sinceramente, il noleggio di lettini e ombrelloni non riesce a ripagarlo. Non penso di partecipare quest’anno”.

Infatti, tra le condizioni imposte nel bando di questa stagione, c’è l’obbligo di mettere a disposizione tre marinai di salvataggio a rotazione per ciascuna postazione, tutti con contratto nazionale di lavoro CCNL Settore del Turismo Pubblici Esercizi con mansioni di Assistente bagnante.

Un altro obbligo per il privato che aspira a gestire una delle spiagge libere (si può partecipare solo per un lotto), è quello di praticare un prezzo calmierato per il noleggio degli accessori da mare: per l’affitto di un lettino, un ombrellone o una sdraio non potrà essere richiesta una somma superiore a 5 euro nei giorni feriali e 7 euro in quelli festivi.

E’ vietata anche la somministrazione di cibi e bevande pure se preconfezionati nei casotti impiegati come magazzino. Inoltre, i gestori dovranno dotarsi di tutte le autorizzazioni del caso, inclusa la concessione demaniale marittima temporanea.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per mezzogiorno del 24 aprile, appena una settimana prima dell’inizio della stagione.