Nuovo incendio nell’azienda per il trattamento dei rifiuti Loas di Aprilia

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Ancora un incendio nell’azienda per il trattamento dei rifiuti plastici Loas, ad Aprilia. Dopo il terribile rogo che ha distrutto i capannoni pieni di plastica e cartone, scoppiato domenica scorsa, le fiamme tornano a colpire nello stesso punto. Il fuoco, spento soltanto dopo 36 ore di duro lavoro dai Vigili del Fuoco, aveva provocato un‘enorme nube nera, densa di sostanze tossiche, che lunedì mattina è arrivata fino a Ostia e Fiumicino (leggi qui). Oggi la brutta notizia: i pompieri sono tornati sul luogo con elicotteri e mezzi di terra perché l’azienda è tornata a bruciare.

Nuovo incendio alla Loas, l’azienda per il trattamento dei rifiuti di Aprilia

Nessuna pace per gli abitanti di Aprilia, Anzio e Nettuno, immersi nella nube di fumo tossico provocata dal terribile incendio che domenica ha distrutto l’azienda Loas.

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I Vigili del Fuoco sono tornati in forze al lavoro oggi pomeriggio con elicotteri e autobotti per spegnere nuovi focolai, scoppiati negli stessi capannoni già coinvolti nel disastro di domenica.

“I cittadini sono giustamente allarmati dagli effetti dell’incendio che si è sviluppato nel comune di Aprilia, che ha visto bruciare tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi nella discarica gestita dalla LOAS. Il ricordo della Eco-X non è ancora spento e quell’incubo si ripresenta oggi, forse ancor più drammatico”, dichiara in una nota il sindaco di Ardea, Mario Savarese.

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“Mentre siamo in attesa degli ultimi dati dei rilievi effettuati dall’Arpa Lazio, denunciamo quest’ennesimo evento drammatico connesso a una gestione dei rifiuti dalle tinte fosche sull’organizzazione delle misure di prevenzione”, sottolinea il primo cittadino.

Pubblicati i primi dati parziali sull’inquinamento causato dalla nube: benzopirene e PCB alle stelle

Intanto l’Arpa Lazio ha pubblicato alcuni dati, ancora parziali, del livello di inquinamento dell’aria a seguito del terribile incendio: “Sono usciti ieri sera i primi dati dell’Arpa sull’inquinamento dell’aria dopo l’incendio della LOAS. Il benzopirene è superiore al limite annuale previsto dalla normativa di 1 ng/m3, mentre il campione di ieri è pari a 216, quindi 216 volte il limite annuo“, spiega il sindaco.

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“I dati sulle diossine sono ancora in lavorazione. I valori del PCB sono pari a 2361 pg/m3: sono sei volte superiori a quelli riscontrati in seguito all’incendio della ECO X di Pomezia, del 2017, che era stato pari a 394 pg/m3, e oltre il doppio di quello dell’incendio del TMB di Ama salaria nel dicembre 2018″, rende noto il primo cittadino.

Proprio questa mattina si è tenuta una riunione in Prefettura, tra i vertici delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco da un lato e le autorità locali dall’altro, sull’incendio di domenica sera alla Loas.

Dal vertice è emerso che le squadre dei pompieri sono ancora impegnate nelle operazioni di spegnimento dei focolai. Nel pomeriggio di oggi però le fiamme hanno ripreso forza, e i mezzi dei Vigili del Fuoco sono tornati in azione con grande dispiegamento di mezzi e di uomini.

Resta in vigore l’ordinanza del sindaco di Aprilia che contiene una serie di misure precauzionali e di carattere igienico-sanitario. In particolare si dispone il divieto di consumo e raccolta di frutta e verdura, di tenere chiuse le finestre, di sostituire e fare manutenzione dei filtri negli impianti di condizionamento.

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