Ostia: un uomo è stato denunciato in stato di libertà dalla polizia per il reato di ricettazione di beni culturali nella mattinata odierna di Santo Stefano, lunedì 26 dicembre. Andiamo a vedere nel dettaglio i particolari dell’intervento.
Uomo scoperto con decine di reperti archeologici di pregio e rilievo storico poi venduti al mercato nero, che teneva in un garage e nella sua abitazione
A compiere la scoperta sono stati gli agenti della Polizia di Stato del X Distretto Lido, sequestrando ovviamente tutte le opere d’arte.
Il tutto è stato trovato in un garage in uso alla persona in questione: scoperti all’interno tantissimi vasi, anfore e reperti di grande valore, pregio ed interesse storico.
Proseguendo con la perquisizione personale a casa sua, ecco aprirsi il “vaso di Pandora”: trovati nell’abitazione altri oggetti di rilievo storico-archeologico, come una coppa in pietra grigia, un mortaio, un vaso in pietra, una metopa rettangolare, una vasca in pietra, un bassorilievo raffigurante un volto e varie parti di figure femminili e maschili.
Le indagini da parte delle forze dell’ordine proseguono in tal senso e sono ancora in corso, per approfondire i rilievi, anche coinvolgendo la soprintendenza dei beni culturali per stabilire la datazione, il valore e l’originalità dei ritrovamenti sequestrati.
Giova sempre ricordare che, dato che questo procedimento è tuttora nelle prime fasi, quelle delle indagini preliminari, la persona in questione deve ritenersi come sempre, per ora, presunto innocente, fino ad un eventuale e definitivo accertamento della sua colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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Ostia, scoperto market dell’antico: in vendita 7mila reperti archeologici