Il nostro articolo di ieri pomeriggio, 4 novembre, che evidenziava le lamentele da più parti di alcuni sindacati di categoria della polizia locale (leggi qui) per le nuove modalità di sgombero delle case comunali e Ater occupate, si arricchisce di nuovi particolari connessi alla sempre scottante tematica degli sgomberi con il sindacato Ugl e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri approfondiscono la questione, seppur da angolazioni diverse. Allo stato attuale infatti, la polizia locale, con le attuali norme, rischia la denuncia in ogni situazione di sfratti per abusivismo ed annessa sanatoria.
La tematica degli sgomberi di case occupate, della sanatoria e dei poteri concessi alla polizia locale genera sempre molte polemiche alla luce delle attuali norme
I soggetti “meritevoli di tutela” e fragili devono – fanno sapere dal sindacato Ugl di Polizia Locale – poter contare sulla possibilità di iscrizione della residenza nel luogo in cui hanno la dimora abituale e di potersi allacciare ai servizi pubblici essenziali (ad esempio acqua, energia).
Cresce la preoccupazione tra i caschi bianchi capitolini sui rischi di applicazione della circolare del loro Comandante di “sfratto” immediato per gli occupanti abusivi delle case popolari alla luce della opposta direttiva del sindaco Gualtieri di tutela per taluni occupanti.
La circolare del Comandante del Corpo di appena 3 settimane fa, dispone al personale della Polizia locale la perentorietà della cacciata immediata degli occupanti abusivi, anche con la forza, chiarendo che in presenza di soggetti “fragili” deve essere richiesta la valutazione, da parte di un (non meglio identificato) medico, della loro “trasportabilità”.
È di ieri, venerdì 4 novembre, invece, la notizia resa dai media della opposta direttiva firmata dal sindaco Gualtieri di deroga per i cittadini “meritevoli di tutela” e «fragili» che occupano abusivamente le case sul riconoscimento della residenza e del diritto agli allacci alle utenze di acqua, gas e luce.
L’elenco dei soggetti “meritevoli di tutela” ricomprendono i disabili, gli ultrasessantacinquenni, i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, i nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa e quanti sono seguiti dai servizi sociali.
“A fronte di questa distonia di intenti chiediamo l’immediato ritiro della circolare del Comando – protestano Sergio Fabrizi ed Ivano Ardovini del Coordinamento UGL-PL ed RSU di Roma Capitale – a tutela dei colleghi che corrono il serio rischio di denunce per abuso e danni in questa delicata applicazione di un ordine superiore. Avevamo già sollevato dubbi su alcune criticità operative della decisione dirigenziale assunta senza un confronto organizzativo, come previsto contrattualmente, ma ora siamo di fronte ad una chiara contraddittorietà di intenti, di cui certo non possono pagarne le conseguenze i lavoratori.”
“È ora che il Sindaco prenda i dovuti provvedimenti sulla sua Polizia per una decisa svolta di riorganizzazione – concludono dal sindacato – mentre sottovoce, tra i corridoi del Comando dei caschi bianchi, circola la domanda “ma mamma lo sa che se qui?”.
In particolare crea un grande dibattito la decisione del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri di firmare la direttiva che autorizza la “deroga” all’art. 5 del Decreto “Lupi”, la norma che prevede il divieto di residenza, di allacciamento ai pubblici servizi per chiunque occupi illegalmente un immobile e l’impedimento per 5 anni a partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi popolari se si tratta di un immobile Erp.
Il provvedimento deciso dal Primo cittadino segue la mozione votata dall’Assemblea Capitolina lo scorso giugno e le possibilità di deroga previste al DL 47/2014 in presenza di minorenni e meritevoli di tutela e a garanzia delle condizioni igienico- sanitarie.
La Direttiva in questione specifica che tale deroga debba essere considerata “nella fase transitoria che precede la ricollocazione” almeno per persone seguite dai servizi sociali e con particolari fragilità e vulnerabilità (disabili, minori, ultrasessantacinquenni), con un reddito inferiore a quello richiesto per accedere alle graduatorie Erp, ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e, infine, alle persone e ai nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa tale da mettere in discussione le condizioni igienico-sanitarie minime.
“La dignità delle persone viene prima di tutto” ha spiegato il Sindaco Gualtieri.
“Roma Capitale è per il rispetto della legge e, insieme alle altre istituzioni, abbiamo dato in questi mesi un forte impulso al ripristino della legalità, risolvendo criticità di anni in modo pacifico e condiviso. Inoltre, in questo ultimo anno, abbiamo lavorato costantemente per garantire un tetto ad ogni famiglia che ne ha bisogno, più che raddoppiando lo sforzo finanziario per il diritto alla casa. D’altro canto, non possiamo però dimenticare che tante persone, vittime di pesanti condizioni di precarietà, necessitano di un aiuto immediato. Ecco perché abbiamo sentito il dovere di tutelare quei diritti fondamentali garantiti dal riconoscimento della residenza. Ed è quello – ha concluso – che vogliamo continuare a fare per evitare che chi vive ai margini venga spinto ancora di più nella disperazione”.
In particolare sono rafforzative le dichiarazioni dell’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi: “Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato un provvedimento coraggioso e di buon senso. Il Decreto Lupi in questi anni non ha impedito una sola occupazione in tutta Italia; viceversa, ha creato difficoltà enormi alle persone che invece dovrebbero essere maggiormente tutelate nell’accedere ai servizi essenziali come il medico di base o il pediatra per i loro figli. Senza contare l’appesantimento di lavoro per gli uffici che sono costretti a concedere una residenza fittizia e comunque non sanno come trovare le persone. Noi, che lottiamo ogni giorno contro le occupazioni abusive, oggi ridiamo alle persone fragili la dignità che spetta a chiunque, garantendo allo stesso tempo il rispetto della legalità nel nostro patrimonio e maggiore efficienza negli Uffici”.
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Roma, sgombero case occupate: contestate dai sindacati di polizia locale le nuove procedure