Il mese di ottobre a Ostia, darà la possibilità di tornare ad ammirare l’architettura dello stabilimento Sporting Beach in via Lungomare Amerigo Vespucci 6, per due eventi dedicati all’arte contemporanea.
Protagoniste dell’allestimento che invita a ritornare sulla sabbia, nel weekend del 15 e 16 ottobre, saranno le cabine dello storico Sporting, che grazie all’intervento di 35 artisti, continueranno anche al di fuori della stagione balneare, ad essere spazio funzionale di socialità, per ospitare l’allestimento della mostra collettiva “Bagni Misteriosi – Cabine d’artista 2”. Dalle 20,00 di stasera invece, lo SBA, Sporting Beach Arte, inaugura la mostra collettiva internazionale “Quelle come me regalano sogni”, fino al 30 ottobre.
Bagni misteriosi e donne che regalano sogni: allo Sporting Beach Arte oltre 60 artisti in mostra si cimentano con le cabine, tema caro a De Chirico e il mondo femminile
Sabato 15 ottobre dalle 12,00 e per tutta la giornata di domenica 16, Giacomo Guidi e Contemporary Cluster presentano “Bagni Misteriosi – Cabine d’artista 2”, il proseguimento della prima edizione di “Cabine d’Artista” dall’idea di Alessandra Borzacchini omaggio all’omonima serie di opere di Giorgio De Chirico.
Sarà la curiosità che spingerà ad entrare nelle 35 cabine riviste da altrettanti artisti, per un’esperienza che va interpretata come un dono, che consentirà al visitatore una rilettura con occhi nuovi di questo piccolo spazio abitualmente legato alla vacanza, ma che ha ispirato più volte i più autorevoli nomi dell’arte contemporanea.
Dal 6 al 30 ottobre 2022 lo Sporting Beach Arte propone la mostra collettiva internazionale dal titolo “Quelle come me regalano sogni”, a cura di Adelinda Allegretti, inserita nel programma di Rome Art Week, e organizzata in occasione della 18° Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Ad ispirare questo grande allestimento con una trentina di lavori tra pitture, fotografie, ceramiche, grafiche e installazioni, di oltre venti artisti internazionali, sia storicizzati che viventi, è la figura della donna, ed un omaggio mai banale ad una delle più belle poesie di Alda Merini, che dà il titolo all’iniziativa artistica Quelle come me regalano sogni.
La donna, ammaliatrice o santa, nuda o mondanamente abbigliata, danzante o costretta dal bondage, dalle forme arcaiche a quelle di una pin-up, virginale o sessualmente aggressiva, un prisma difficile da sintetizzare nelle sue tante sfaccettature, che l’esposizione tenterà raccontare attraverso alcune icone e oggetti antichi ad uso esclusivamente femminile.
E lo spazio espositivo dello storico Sporting Beach, diventa anche questa volta un luogo in cui arte, design e oggetti di alto artigianato si alternano e confrontano, come in una casa accogliente dove regnano Bellezza e buon gusto.
Nella mostra sarà possibile ammirare le sculture di Alessandra Francesca Borzacchini che dialogano con le donne e il tempio a loro dedicato di Massimo Campigli, ma al contempo anche con le ceramiche dalle forme muliebri arcaiche di Claudio Carrieri.
L’artista italo-russa Olga Buneeva ed Agnese Cabano, saranno invece in esposizione con la loro visione di Frida Kahlo, forte come una guerriera e al contempo fragile come il cristallo, mentre Fiore Cagnetti ritrae una figura eterea, quasi pre-raffaellitica, un tutt’uno con la natura che la circonda.
Nel lavoro di Luigi Stefano Cannelli, c’è una bambina, immagine di pura innocenza, mentre ascolta rapita l’eco del mare da una grande conchiglia. Invece il turco Ersoy Yilmaz ritrae l’eterno fascino di attrici di altri tempi.
“Di Emanuele Luzzati e Salvador Dalí – sottolinea la curatrice – abbiamo scelto rispettivamente il segno zodiacale della Vergine e una delle tavole di Alice nel Paese delle Meraviglie; due lavori che pongono l’accento sulla giocosità e la curiosità insite nell’essere donna”.
Sensuali ed erotiche poi le donne di Edoardo Cravero, Marino Marini, Giorgio Mondolfo, Giovanni Moscatelli e Mel Ramos, ma per l’aspetto romantico di questo omaggio al femminile, non era possibile escludere l’artista romantico per eccellenza Marc Chagall: “Si è confrontato con la sensualità – aggiunge la curatrice – lo ha fatto in occasione dell’illustrazione delle Arabian Nights (Le notti arabe), seppur la sua ingenuità, al pari della Femme nue couchée (tournée à droite) di Pierre-Auguste Renoir, fa sorridere se confrontata con le procaci pin-up di Melo Ramos. Il confronto con l’arte del passato è alla base di Portrait of a Woman, after Lucas Cranach II di Pablo Picasso e Knit No. 6 dell’artista greco Petros Vrellis, che guarda al Maestro conterraneo per eccellenza, El Greco, trasformando un chilometro di filo di cotone nero in qualcosa di sublime“.
Immancabile icona Marilyn Monroe, quest’anno scelta anche come immagine nella moda delle borse italiane Bric’s, nella sua versione più nota, ovvero quella di Andy Warhol, cui fa da contraltare il pastello di Maria Pia Michieletto: “La femme fatale qui appare calva, ma senza perdere un briciolo della sua femminilità, in quest’opera di denuncia, parte integrante di un ciclo di lavori ben più ampio e che ricorda a tutti, uomini e donne, il calvario che fa seguito alla diagnosi oncologica – conclude“.
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