Ostia: parolacce durante il Consiglio Municipale, è quello che il breve video che mostriamo, registrato in Aula Massimo di Somma, documenta nella giornata odierna. Il comportamento in questione, eccessivo e sopra le righe, e grave da parte di chiunque avesse un ruolo pubblico, è quello dell’attuale Presidente del X Municipio di Roma Capitale, che durante l’ultima riunione consiliare, ha esternato e rafforzato i concetti del suo intervento in aula, con l’uso gratuito e affatto consono alla circostanza pubblica, del turpiloquio.
Falconi non si sarebbe trattenuto nemmeno davanti ad alcune consigliere, che per protesta sono volute uscire dall’aula.
Ostia, oscenità in Consiglio municipale. Dal consigliere capitolino Ferrara la richiesta: “Falconi si dimetta subito”
“Con il turpiloquio, Falconi mette in imbarazzo le istituzioni”, è quanto dichiarato dalla consigliera del M5S al X Municipio Giuliana Di Pillo, al termine di un Consiglio ordinario, sicuramente un po’ “acceso”, e dove com’è noto è stato approvato a maggioranza il documento che cancella l’articolo 13 del Regolamento sul decentramento amministrativo (leggi qui), e riportando a zero l’impegno profuso per anni sull’argomento, una difficile conquista ottenuta da Marco Pannella nei suoi cento giorni di governo della Circoscrizione (leggi qui).
Una situazione dunque che può aver scaldato gli animi, e scatenato anche la reazione del Presidente del X Municipio Falconi, ma che non lo giustifica nel fatto di pronunciare parole oscene in diretta streaming durante un Consiglio municipale.
E’ la stessa Di Pillo che sottolinea di essere uscita dall’aula indignata dal linguaggio di Falconi: “Sono stata presidente anche io, ma ho sempre tenuto ad un comportamento decoroso. A guardarci sono anche i ragazzi e questo non è certo l’esempio da dare. Credo – prosegue Di Pillo – che durante la discussione di oggi in aula abbia toccato il fondo: come Presidente dovrebbe ricordarsi che rappresenta tutti i cittadini del Municipio, è il suo primo cittadino. Non conta solo la sostanza, come lui dice, l’Istituzione va rispettata, e non lo ha fatto. Grave anche che a farglielo notare siano stati i consiglieri di opposizione e non la Presidente di aula, che non è intervenuta a riprenderlo. Falconi oggi ha messo in imbarazzo il Municipio X con il suo turpiloquio”.
Alle prime reazioni di alcuni dei consiglieri che hanno preso le distanze da questo pubblico e vergognoso modus operandi, è seguita poche ore dopo, anche una richiesta di dimissioni dal consigliere capitolino del M5S e vicepresidente dell’Assemblea capitolina Paolo Ferrara: “Falconi deve dimettersi, e se non lo fa, Gualtieri ha il dovere di intervenire perché questo è stato un vilipendio alle istituzioni. Quella di oggi – prosegue Ferrara – è stata una scena di degrado personale e politico che è stata imbarazzante, mortificante, indegna. Come se una maestra avesse imprecato davanti alla sua classe. Volgarità gratuite vomitate nella sede dei rappresentanti del popolo, proprio mentre stava rivestendo il suo ruolo istituzionale. La presidente del Consiglio era inerme, alcune consigliere sono dovute uscire dall’aula”.
Petizione di Fratelli d’Italia
Per Massimiliano Metalli, di Fratelli d’Italia, quelle di Falconi sono “parole indegne da chi è chiamato a rappresentare e onorare le istituzioni. Gli insulti qualificano chi li pronuncia“. Perciò, “essendo stato commesso dal Presidente vilipendio alle istituzioni, i dirigenti del X Municipio di Fratelli d’Italia , promuovono una petizione popolare per chiedere al Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, e al Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, che vengano rassegnate le immediate dimissioni dal Presidente Mario Falconi“.
La vicenda qui riportata a poche ore dall’avvenimento, attende com’è giusto anche la replica del Presidente Falconi, che è stato interpellato sull’argomento. Siamo disposti a ospitare la sua replica ma, al momento, la nostra richiesta di dichiarazioni è senza risposta.
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