Circolava in via di Ripetta col pass per disabili intestato al marito morto a bordo di un veicolo privo di regolare immatricolazione: bloccata dai caschi bianchi una super furbetta della Ztl. Alla presentazione dei documenti la scoperta: la signora “pizzicata” alla guida di una Crysler Cruiser di targa francese era Nada Ovcina, la vedova di Gianni Nazzaro. A carico dell’auto risultavano già 900 multe per violazione del codice della strada.
Nada Ovcina circolava col pass dell’attore morto lo scorso luglio: aveva già collezionato 900 verbali per altrettante violazioni del codice della strada
Nada Ovcina, 80 anni, origini slave, da anni residente a Roma, oltre a non aver provveduto ad immatricolare la propria auto con targa italiana in quanto residente nel nostro paese ben oltre i tre mesi come previsto dalla legge, avrebbe esposto sul veicolo una fotocopia di un permesso disabili che è risultato revocato in quanto intestato a persona deceduta.
Ossia al marito l’attore Gianni Nazzaro, sposato due volte, agli inizi degli anni Settanta e nel 2016 in ospedale mentre lui era ricoverato dopo un grave incidente.
La donna, alla guida di una Chrysler Cruiser, era stata fermata da una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale in via di Ripetta nel corso di controlli per stanare i “furbetti” della Ztl , automobilisti che con vari escamotage cercano di aggirare i varchi elettronici per il controllo degli accessi nella Zona a Traffico Limitato.
Considerato che la Ovcina viaggiava in Ztl senza permesso, con un pass per disabili non suo e scaduto, con l’immatricolazione dell’auto irregolare i caschi bianchi hanno staccato multe per oltre 500 euro e poi hanno anche sottoposto a sequestro il veicolo.
Ma non è tutto. Gli agenti, una volta in caserma, hanno anche fatto partire la segnalazione al Dipartimento competente per l’avvio dell’iter previsto in merito ai verbali inevasi, a quanto pare centinaia.
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