Era un lavoratore esperto e un giovane papà Mirko De Persiis, il 42enne morto ieri mattina a Valmontone travolto dal camioncino dei rifiuti che aveva appena parcheggiato per scaricare la campana piena di vetro. Una morte orribile a poche ore dall’inizio del servizio. L’uomo, originario di Zagarolo, abitava a Palestrina.
Morti bianche nel Lazio: chi era Mirko De Persiis, vittima di un incidente sul lavoro a Valmontone
Originario di Zagarolo, dove vivono ancora i suoi familiari, Mirko risiedeva a Palestrina ed era considerato un lavoratore esperto: dal 2014 era tra i primi operatori a prendere parte alla raccolta porta a porta introdotta a Valmontone. Negli anni aveva conquistato la stima e l’affetto di tutti per la sua disponibilità, gentilezza e serietà.
La sua morte ha sollevato nuovamente l’allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. A sottolinearlo è Eleonora Mattia, consigliera regionale ed ex vicesindaca di Valmontone: “Una tragedia che ci ricorda quanto sia grave e attuale il problema delle morti sul lavoro nel Lazio. Con 107 vittime nel 2024, la nostra è la prima regione in Italia per aumento dei decessi. Serve un intervento deciso per rafforzare le misure di prevenzione”.
Lo sciopero
In segno di lutto e protesta, le sigle sindacali Fp Cgil Roma e Lazio, Uiltrasporti Lazio e Fiadel Lazio hanno proclamato uno sciopero per l’intero turno di lavoro dei dipendenti della A&T, l’azienda per cui lavorava Mirko. “Non si può più tollerare – denunciano – un’organizzazione del lavoro basata sul risparmio a discapito della sicurezza. La figura del mono-operatore, costretto a svolgere mansioni in solitaria, è troppo spesso coinvolta in incidenti gravi o mortali. Serve un cambio di rotta urgente”.
Intanto, le indagini sono in corso. Sul posto sono intervenuti gli ispettori dello Spresal e la Procura ha disposto l’autopsia per chiarire le dinamiche dell’incidente.
Fissati i funerali
I funerali si svolgeranno lunedì 16 giugno alle ore 15.00 a Zagarolo, presso la chiesa di San Pietro.
L’addio
Tanti i messaggi di affetto sui social: “Mirkè, eri un grande papà e un amico vero. Ti porterò sempre nel cuore”, scrive un amico. E ancora: “Caro cugino, troppo presto tra gli angeli. La terra ti sia lieve”.
Solo un anno fa, ad Ariccia, un’altra tragedia simile aveva colpito un operatore ecologico, travolto dal proprio furgone. Il lavoratore aveva solo 32 anni.
