Attivati a Ostia i servizi sulla spiaggia libera Grigia, ma è già polemica in merito alla presenza dei cani lungo l’arenile situato nella zona di Ponente, a ridosso del porto turistico del Lido di Roma.
Attivati a Ostia i servizi sulla spiaggia libera Grigia, presenti anche i bagnini ma non mancano le proteste
Servizio di salvamento a mare, bagni chimici e vagliatura dell’arenile non lasciano dubbi sulla presenza delle dotazioni destinate a garantire l’accesso in sicurezza ai frequentatori del tratto libero urbano posizionato all’altezza del Lungomare Duca Degli Abruzzi.
Nonostante la presenza della postazione riservata al personale di salvataggio con tanto di pattino, e delle toilette modulari collocate a ridosso della strada che delimita lo spazio della spiaggia Grigia, la presenza dei cani che, lo scorso anno godevano di uno spazio dedicato a una vera e propria ‘baubeach’ lunga 250 metri tra il porto turistico e il primo pennello frangiflutti, ha scatenato proteste e polemiche tra favorevoli e contrari alle nuove misure varate dal Campidoglio con l’ordinanza balneare 66/25 firmata dal sindaco di Roma.
Il provvedimento detta una specifica disciplina che autorizza, all’articolo 7, la possibilità illimitata di condurre in spiaggia “animali domestici nel rispetto delle norme igienico sanitarie (guinzaglio, paletta e sacchetto per deiezioni obbligatori), avendo cura del benessere degli animali”.
Una possibilità, peraltro, illimitata: l’ordinanza non fissa, infatti, un numero massimo di cani ammessi rispetto alla superficie della spiaggia. Oltretutto la cancellazione di un arenile dedicato ai pelosetti induce la frequentazione dell’area da parte di persone che hanno una visione completamente opposta rispetto alle minacce igienico-sanitarie di un luogo liberamente accessibile anche dai proprietari dei cani.
Tensioni che sono riemerse anche in queste ore tra chi ha sottolineato che la spiaggia è stata pulita è ben organizzata e con cani felici di poter entrare nell’arenile e altre voci che temono, invece, la presenza di pulci e zecche in mezzo alla sabbia o sottolineano che i cani fanno pipì ovunque, nello stesso posto in cui poi i bambini si sdraiano o giocano su un arenile che viene vagliato ma non può essere disinfettato.
Tra i favorevoli all’uso promiscuo della spiaggia c’è chi sostiene che anche i possessori di cani pagano le tasse e hanno diritto, come gli altri, di fruire di spazi accessibili gratuitamente al pubblico.
Ai detrattori viene, infine, ricordato che l’alternativa alla presenza degli animali c’è: per esempio entrando a pagamento all’interno di uno stabilimento balneare.
Un esordio caratterizzato da difficoltà
L’esordio della nuova stagione estiva sulle spiagge libere del Lido non era stato dei migliori. I romani che le avevano prese d’assalto il Primo Maggio scorso li avevano trovati sporchi e privi di servizi.
Anche le operazioni propedeutiche alla preparazione delle spiagge libere urbane di Ostia sono state caratterizzate da ostacoli di natura amministrativa. La concessione dei permessi per la posa dei chioschi promessi dall’amministrazione capitolina, presentata come una svolta epocale nei servizi pubblici balneari, è partita in sordina tanto che qualcuno dei possibili assegnatari ha valutato la possibilità di abbandonare l’impresa.
Le promesse dell’amministrazione capitolina
Poi l’accelerazione impressa, tra l’altro, da un sopralluogo dell’assessore al patrimonio e alle politiche abitative, Tobia Zevi.
“E’ stata una settimana di lavoro duro per rendere le spiagge libere di Ostia civili, decorose, pulite, attrezzate”, aveva affermato Zevi, confermando che la partenza ufficiale del servizio di salvamento sarebbe partita il 10 maggio. Sono in molti a chiedersi se le promesse saranno mantenute fino alla fine della stagione estiva.
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