Sospeso il chirurgo Carlo Bravi: operò una paziente senza consenso, è già indagato per il caso Kalfus

Il chirurgo Carlo Bravi, già indagato per la morte di Simonetta Kalfus, sospeso per aver operato paziente a sua insaputa

Un ritratto di Simonetta Kalfus

Il chirurgo plastico Carlo Bravi è stato sospeso per sei mesi dall’esercizio della professione medica. La misura, firmata dal giudice per le indagini preliminari di Roma, Paolo Scotto Di Luzio, arriva a seguito di gravi accuse legate a un intervento eseguito senza il consenso della paziente.

Il chirurgo Carlo Bravi, già indagato per la morte di Simonetta Kalfus, sospeso per aver operato paziente a sua insaputa

Bravi, già noto per il controverso caso della 62enne di Ardea Simonetta Kalfus – deceduta il 18 marzo 2025 dodici giorni dopo essere stata sottoposta a liposuzione proprio in uno studio privato da Bravi e per la quale il medico è indagato per omicidio colposo – è ora coinvolto in una seconda vicenda dai contorni ancora più inquietanti.

L’indagine, avviata nella primavera del 2024 e coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dalla pm Eleonora Fini, si concentra su un intervento al seno eseguito il 14 marzo dello stesso anno.

La paziente, insoddisfatta dei risultati ottenuti, si è rivolta nuovamente al centro ambulatoriale nell’aprile successivo per chiarimenti.

Secondo quanto riportato dagli atti, Bravi avrebbe deciso di procedere a un nuovo intervento, nonostante il rifiuto esplicito della donna.

La denuncia

Il racconto dell’accaduto è agghiacciante: mentre un collega del chirurgo distrae la madre della paziente, viene inserita un’agocannula nel braccio della donna, che viene sedata contro la sua volontà.

Al risveglio, la paziente scopre di essere stata nuovamente operata al seno, ancora una volta senza aver dato alcun consenso. Anche questo secondo intervento si è rivelato esteticamente e funzionalmente insoddisfacente, spingendola a sporgere denuncia.

Le accuse

Le accuse a carico di Bravi sono pesanti: lesioni personali e sequestro di persona. La procura di Roma aveva richiesto la misura interdittiva già alla fine di marzo 2024, pochi giorni prima che emergesse il caso Kalfus, l’ex dirigente di banca morta in seguito a una liposuzione, per cui Bravi è indagato assieme ad altri medici che non sarebbero intervenuti in tempo per salvare la donna.

Il chirurgo Carlo Bravi era già stato condannato un paio di anni fa, in primo grado, per lesioni: anche in questo caso a denunciare una donna sottoposta a un intervento al seno.

Va precisato che le accuse al chirurgo Bravi sono tutte ancora al vaglio della magistratura: finora non ha avuto condanne definitive.