Il Colosseo travolto dai turisti: migliaia di visitatori, nella giornata di sole del Primo Maggio, hanno preso d’assalto l’anfiteatro Flavio trasformandolo in un imbuto di folla e malcontento.
Colosseo ostaggio dei turisti, assalto senza precedenti per il Primo Maggio
Scene di caos si sono susseguite per ore, tra code interminabili, percorsi obbligati, uscite bloccate e proteste di guide e operatori. “Ostaggi del Colosseo”, ha denunciato una guida turistica, raccontando la fatica di muoversi all’interno di uno dei siti più visitati al mondo, ormai soffocato.
Un flusso continuo di persone, imbottigliato in un’uscita resa complicata da nuove regole e da una logistica giudicata inadeguata. La chiusura di una scala ha costretto i visitatori a un percorso obbligato di quasi un chilometro – ancora di più per chi doveva tornare verso l’ascensore.
I dipendenti di Ales, la società di supporto alla gestione del sito, hanno invitato i visitatori a segnalare i disagi alla direzione. “Abusi, dolore, sole e sirene: questa è Roma”, ha scritto ancora la guida, esasperata dalle condizioni.

Il caos al Colosseo si inserisce in un contesto di afflusso record: oltre due milioni di persone hanno affollato Roma tra Pasqua e il Primo Maggio, attratti dal Concertone, dal Giubileo e dai grandi eventi religiosi. Ma l’ondata turistica ha messo in luce, ancora una volta, le fragilità nella gestione del patrimonio.
A peggiorare la situazione, l’ennesima norma introdotta dalla direzione del Parco Archeologico del Colosseo: una permanenza massima di 75 minuti all’interno del sito. Una regola che, più che razionalizzare i flussi, avrebbe contribuito alla confusione.