Niente project financing per la demolizione e la ricostruzione dei punti ristoro della spiaggia libera di Castelporziano. E, solo a stagione balneare al via, il Campidoglio annuncia l’indizione dei bandi di gara per la gestione dei servizi di salvamento, pulizia dell’arenile, cura di spogliatoi e toilette. Incognite pesanti sull’apertura dei chioschi.
Inizia la stagione balneare e dal Campidoglio si annuncia la pubblicazione dei bandi di gara per i servizi di Castelporziano. Incognite sulla gestione dei punti ristoro
Se qualcuno si aspettava che la Commissione consiliare Demanio e Patrimonio di Roma Capitale tenutasi ieri diradasse le nebbie che avvolgono il futuro prossimo della spiaggia libera di Castelporziano, meglio nota per i romani come i Cancelli o spiaggia del Presidente, questo non è avvenuto. Anzi. L’Assessore capitolino Tobia Zevi ei i suoi tecnici hanno risposto solo in parte alle domande dei partecipanti che chiedevano cosa ne sarà per questa stagione e per le prossime della spiaggia libera attrezzata più estesa d’Europa una volta vanto della costa italiana. Una preoccupazione che già avevamo espresso un mese fa con questo articolo.
Partiamo dalla costatazione che nessuno, né il direttore generale del consorzio dei gestori Antonio Corrado, né alcuno dei titolari dei chioschi di Castelporziano, è stato invitato a partecipare alla Commissione. Una lacuna organizzativa che denota la mancanza di attenzione verso quello che è uno spazio importante per la balneazione gratuita e attrezzata dei romani.
Le parole dell’assessore Zevi
A chiedere di accendere i riflettori sul buio che avvolge il futuro dei Cancelli, è stata la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Mariacristina Masi. E la risposta dell’assessore è stata assolutamente insoddisfacente in fatto di tempi e, soprattutto, caratteristiche della gestione dei servizi balneari a Castelporziano nella imminente stagione balneare. “Abbiamo ricevuto una proposta di project financing per la gestione di Castelporziano – ha finalmente chiarito Zevi a proposito della proposta lanciata più di un anno fa dai titolari dei chioschi – A mio giudizio si tratta di una buona idea perché prevede la demolizione con la trasformazione dei manufatti in bioedilizia, compatibile con l’ambiente, e il miglioramento dei servizi all’utenza. Poiché la nostra posizione per quella spiaggia è quella di concessionari, con una concessione che scadrà nel 2029, abbiamo dovuto interloquire con le altre amministrazioni competenti per quell’area. E dopo mesi di confronto, si è stato detto che il project financing non può essere applicato. E’ un diniego che abbiamo ricevuto solo venerdì scorso, ecco la ragione del ritardo riguardo alle decisioni sulla spiaggia libera di Castelporziano”.
Le gare d’appalto
Insomma, per la spiaggia dei Cancelli si dovrà procedere con la gestione in proprio da parte del Campidoglio. “Dobbiamo fare una gara di evidenza pubblica per assegnare i servizi – specifica l’assessore – Domani (oggi n.d.r.) verrà lanciata la gara per la gestione dei chioschi. Al momento non ci sono le condizioni per demolire quelle strutture, se ne riparlerà alla fine della concessione, nel 2029”. Non è chiaro se le gare d’appalto riguarderanno solo i servizi (salvamento, pulizia dell’arenile, cura delle toilettes e degli spogliatoi) oppure includeranno anche il funzionamento dei punti ristoro.

Preoccupazioni riguardo ai tempi di attuazione e alla trasparenza delle gare d’appalto sono state espresse a più riprese dai marinai di salvataggio che aspirano a un posto di lavoro sulle spiagge di Ostia.
Resta il fatto che i chioschi e i servizi connessi alla balneazione non potranno aprire domani, primo giorno della stagione, è quasi certamente per diverse settimane, stante lo svolgimento delle procedure legate alla gara d’appalto dei servizi. Nel frattempo, si moltiplicano le denunce di furti e di danni sulle auto perpetrate impunemente da bande di ladri contro chi si avventura nei parcheggi di Castelporziano. Insomma, una ulteriore tegola sulla qualità dei servizi turistici offerti da Ostia e dalle sue spiagge.
La denuncia di Laboratorio Urbanistico Labur
Labur dopo la seduta della Commissione consiliare, ha stigmatizzato omissioni e ritardi del Campidoglio nella gestione della spiaggia libera di Castelporziano. Questa la nota: “Sono anni che sosteniamo che la concessione su Castelporziano non è mai stata nel PUA. Il Comune di Roma non ha mai avuto la concessione prima che LabUr la imponesse con il suo ricorso gerarchico. L’Assessore al Patrimonio, Tobia Zevi, ne prenda atto.
La soluzione di demolire i chioschi, come da noi sempre sostenuto, non è possibile, oggi come allora, cioè ai tempi delle illegittime demolizioni eseguite dall’ex Assessore alla Legalità sotto Mafia Capitale, Alfonso Sabella.
La declamata e sbandierata innovazione a Castelporziano attraverso un Project Financing è la più grande supercazzola partorita non del 2024 ma negli ultimi 30 anni sulle spiagge del Litorale Romano. Finalmente lo si confessa in Commissione Patrimonio, presieduta da Yuri Trombetti. Un fatto incredibile, perché è inaccettabile che un Dipartimento Patrimonio non sappia che non può disporre come gli pare di beni che non sono suoi, come diciamo da anni.
Infine, ci piacerebbe sapere chi si occuperà della pulizia della spiaggia di Castelporziano. Di una cosa siamo certi: da domani, 1° maggio, la responsabilità civile e penale di quanto accadrà sulle spiagge di Castelporziano sono del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, legale rappresentante della concessione a cui facciamo i nostri migliori auguri, perché ne avrà un gran bisogno“.