Un pomeriggio a passeggio si è trasformato in un incubo per una madre e il suo bambino, minacciati e aggrediti da un uomo mentre si trovavano nei pressi di piazza Dante, nel Rione Esquilino.
L’Esquilino grida sicurezza dopo l’inseguimento e l’aggressione di una mamma con il suo bambino, a pochi metri da casa
La donna, che stava rientrando a casa con il figlio piccolo, si è trovata improvvisamente di fronte alla violenza di un uomo di origini straniere, visibilmente alterato dall’alcol mentre brandiva una bottiglia di vetro rotta.
Inseguimento e minacce a pochi passi da casa
Secondo la ricostruzione dell’episodio de Il Messaggero, proprio quando madre e figlio piccolo erano quasi arrivati a casa, un uomo ha iniziato ad inseguirli, imponendo alla donna di accelerare il passo.
E’ stato proprio in quel momento che lei ha compreso di essere “braccata” dal soggetto armato, che per terrorizzare le vittime, ha anche iniziato ad insultarle. Nella paura raggelante, la madre ha cercato disperatamente di proteggere il suo bambino dalla crescente minaccia, culminata purtroppo nel contatto fisico.
L’aggressione brutale con la bottiglia puntata
Alla fine infatti, ha vinto la brutalità dell’aggressore, che una volta raggiunta la mamma e il suo bambino, l’ha afferrata per il braccio, e le ha puntato il collo della bottiglia all’altezza del volto per estorcerle denaro.
Momenti di puro terrore, con la minaccia della bottiglia di vetro a pochi centimetri dal bambino in lacrime, a cui resterà impressa per sempre quella violenza, terminata solo quando la donna ha tirato fuori 50 euro e gliel’ha gettati nella speranza che poi li avrebbe lasciati stare.
Paura e appello alle Istituzioni: il rione chiede sicurezza
Le conseguenze dell’aggressione ora, vanno ben oltre quel momento di paura, perché secondo quanto riferito dalla donna, da quando si sono svolti i fatti, il bambino è visibilmente scosso, mentre il pensiero torna a quei secondi cruciali in cui la prontezza di tirare subito fuori i soldi ha evitato loro il peggio.
Rabbia e paura intanto si sollevano tra i residenti dell’Esquilino, in cui, nonostante sia tra le zone rosse della Capitale, la situazione degli sbandati non sembra migliorare e dove le persone che si spostano per le strade del rione stanno pensando, così come dichiarato dalla malcapitata mamma, di portare con sé qualcosa per difendersi.
Proprio la donna intanto, ha lanciato un accorato appello alle istituzioni, chiedendo interventi urgenti e soluzioni concrete per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare la presenza di soggetti che si sono impossessati delle strade mettendo a rischio la tranquillità e l’incolumità pubblica.
Solo nel mese di aprile le forze dell’ordine sono dovute intervenire a seguito di numerosi episodi di aggressione. Lo scorso 8 aprile momenti di tensione si sono verificati durante uno sgombero, dove un 40enne armato si è scagliato contro gli agenti della Polizia locale.
Solo due giorni prima era stata bloccata una preoccupante escalation di aggressioni seriali da parte di un individuo autore dell’aggressione di padre e suo figlio stranieri, culminando nel ferimento di un poliziotto intervenuto in loro soccorso e presunto responsabile di un altra aggressione in strada contro un senza fissa dimora.
Passeggiate notturne a Roma sud dove i residenti hanno deciso di “vigilare”
Tra i romani che si sentono minacciati dalla crescente violenza e dai furti aumentati negli ultimi mesi in strada, anche i residenti dell’ampio quadrante sud della Capitale, dove in queste ore è sorta perfino un’iniziativa di vigilanza cittadina, nelle ore notturne.
E con tale stimolo, un’ondata di partecipazione civica si è immediatamente concretizzata nei quartieri a sud di Roma, dove nelle prime ore successive alla diffusione dell’iniziativa, decine di residenti hanno manifestato la propria adesione.