Buone notizie per chi a Roma si muove su due ruote, sportivi lavoratori e semplici appassionati. La pista ciclopedonale del Ponte dell’Industria è finalmente ritornata praticabile: il vecchio ponte è stato rimosso e il percorso liberato.
Dopo la riapertura del ponte, torna finalmente accessibile anche la pista ciclopedonale
Dopo settimane di attesa dalla cerimonia d’inaugurazione del nuovo ponte, avvenuta lo scorso 20 marzo, anche la parte dedicata a pedoni e ciclisti è stata resa nuovamente accessibile.
La notizia è stata accolta con entusiasmo non solo dai residenti del quartiere, ma soprattutto dagli attivisti e dagli utenti abituali della ciclabile.
Il nuovo Ponte dell’Industria, completamente ricostruito da Anas con fondi del PNRR, era stato inaugurato alla presenza delle istituzioni nazionali e capitoline.

Tuttavia, durante l’evento, non erano mancate le proteste da parte del gruppo Salvaiciclisti, che aveva fatto notare come, nonostante la riapertura del ponte, la pista ciclopedonale sottostante fosse ancora chiusa. “Il ponte è stato riaperto, ma la ciclabile no”, avevano dichiarato, evidenziando la mancanza di segnalazioni preventive e l’assenza di percorsi alternativi suggeriti già da tempo all’amministrazione.

Ora l’associazione Salvaciclisti di Roma si compiace: “Non ce lo diranno mai …ma le nostre sollecitazioni hanno fatto cambiare il cronoprogramma. All’inaugurazione del ponte non una parola da parte del sindaco sulla ciclabile Tevere, dopo le nostre proteste alcuni suoi delegati sono venuti a parlarci dandoci tempistiche inaccettabili: entro novembre. Da lì la nostra pressione e’ continuata . E da ieri hanno cominciato le attività di sgombero della campata dalla pista ciclabile”.
La riapertura
La riapertura della pista segna ora un nuovo passo avanti verso la vivibilità del quartiere. I cittadini possono tornare a godere appieno di un’infrastruttura moderna e sicura, ideale per chi si muove in modo sostenibile.
I lavori
I lavori di manutenzione straordinaria di Ponte dell’Industria, opera giubilare da 18 milioni di euro, si sono resi necessari dopo l’incendio di ottobre 2021 che ha provocato danni ingenti e l’interdizione immediata al traffico.
Appena insediata la Giunta Gualtieri, il Dipartimento Csimu ha svolto le indagini per valutare l’entità dei danni, permettendo, a partire dal 12 dicembre 2021, la riapertura della struttura in via provvisoria e consentendo il transito veicolare con l’esclusione di quelli con carico superiore a 3,5 tonnellate.