Gioco delle tre carte a Roma per truffare i pellegrini: smantellata banda in azione vicino al Vaticano

Come funzionava la truffa del gioco delle tre carte, utilizzato per raggirare i pellegrini

Truffavano i pellegrini con il gioco delle tre carte. La banda, in azione a due passi dal Vaticano, è stata scoperta dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale.

Come funzionava la truffa del gioco delle tre carte, utilizzato per raggirare i pellegrini

La truffa ai danni dei pellegrini avveniva nel cuore di Roma, a pochi passi dal Vaticano. La Polizia Locale del gruppo S.P.E. (Sicurezza Pubblica Emergenziale) ha scoperto un’organizzazione criminale dedita alla truffa del gioco delle tre carte. L’operazione è avvenuta ieri pomeriggio, intorno alle 16, a Ponte Sant’Angelo, dove gli agenti hanno trovato un gruppo composto da una decina di persone, tutte originarie della Macedonia del Nord, operanti con ruoli ben definiti.

Il meccanismo era quello classico con i falsi giocatori che simulavano vincite facili per attirare i turisti. Il classico banchetto era stato sostituito da un tappetino pieghevole, posizionato sul parapetto del ponte, più pratico da rimuovere in caso di fuga.

Alle estremità del ponte erano presenti delle vedette, pronte a segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine, rendendo l’intera truffa simile a un’operazione militare per organizzazione e precisione.

L’intervento degli agenti in borghese

A mettere fine all’ennesima giornata di truffe è stato l’intervento di una pattuglia in borghese, che fingendosi interessata al gioco è riuscita a cogliere in flagrante due membri della banda, rispettivamente di 55 e 32 anni. Entrambi avevano numerosi precedenti specifici per reati simili, commessi nelle principali città d’arte italiane, e già noti alla polizia locale di Roma Capitale.

Sequestri e denunce

I due uomini sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per esercizio di gioco d’azzardo. Gli agenti hanno sequestrato 900 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività giornaliera, insieme ai materiali utilizzati per mettere in atto la truffa, i cosiddetti “ferri del mestiere”.