Il Campidoglio: “No al frazionamento e alla messa in sicurezza del Parco della Madonnetta”

L’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi, nega che l'area verrà messa in sicurezza

Strutture fatiscenti all'interno del Parco della Madonnetta chiuso nel 2019 -canaledieci.it

Sull’annosa questione del recupero e della valorizzazione del Parco della Madonnetta, incastonato tra il quartiere residenziale dell’Axa e l’abitato di San Giorgio d’Acilia, il Campidoglio batte un nuovo colpo. Un segnale, purtroppo negativo, che è emerso nell’ambito di una riunione della Commissione Trasparenza di Roma Capitale che si è tenuta oggi, venerdì 11 aprile.

L’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi, nega che l’area verrà messa in sicurezza

L’incontro è stato sollecitato da Ecoitaliasolidale su iniziativa del presidente Piergiorgio Benvenuti, di Gaetano di Staso, referente territoriale dell’associazione e dalla mamma di Riccardo Pica, Daniela Salustri, che perse il figlio all’interno del Parco il 26 febbraio del 2021. Non per una fatalità, ma causa del lungo periodo di inerzia che ha condannato un’area di assoluto pregio ambientale al degrado e all’incuria.

Il Campidoglio: "No al frazionamento e alla messa in sicurezza del Parco della Madonnetta" 1

Per voce dell’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Tobia Zevi, il Campidoglio ha annunciato ulteriori iniziative per restituire una prospettiva di recupero tangibile. Ma ha precisato che la messa in sicurezza non si può fare perché si tratta di un operazione troppo onerosa e non ha neppure dato rassicurazioni per interventi su quelle parti che sono pericolanti.

A fine maggio dovrebbe, invece, essere pubblicato un nuovo avviso per l’affidamento e la rigenerazione dell’area, dopo l’esito negativo del precedente ed è stata accolta la proposta di intitolare il parco a Riccardo Pica, come richiesto dai promotori dell’incontro e dalla stessa mamma che ha ricordato che “quella di Riccardo non è stata una fatalità, ma il frutto amaro di anni di silenzio. Ora -ha aggiunto la donna- è il tempo delle risposte e non delle promesse.”

Il nuovo bando di aggiudicazione dovrebbe rispondere ad alcune delle richieste avanzate da chi vive sul territorio e, in primo luogo, di evitare il ricorso a frazionamenti dell’area.

Il Campidoglio: "No al frazionamento e alla messa in sicurezza del Parco della Madonnetta" 2

Stralci che se, da un lato, potrebbero facilitare la presentazione di offerte da parte di imprenditori interessati al recupero in cambio della gestione di locali di ristorazione, palestre e si dice anche un ostello, potrebbero, con il tempo, preludere a cambi di destinazione d’uso.

I residenti chiedono che il parco della Madonnetta torni a essere uno spazio pubblico pienamente fruibile e sicuro ma in tempi che “non possono essere infiniti” e procedendo alla “messa in sicurezza immediata delle aree pericolose dove sono presenti detriti e rifiuti speciali”.

Il fallimento del primo bando e l’appello della presentatrice Licia Colò

Basta riannodare i fili dell’intera vicenda per comprendere come la riqualificazione del Parco non sia poi così semplice nonostante la sua attrattività.

Nel mese di agosto del 2023, la Giunta di Roma Capitale aveva approvato una delibera immediatamente esecutiva, con cui l’amministrazione puntava a voltare pagina sul fallimento dei “Punti verde qualità”, istituiti nel 1995 ma forieri di spese e di progressivo indebitamento per le casse comunali, dando il via libera ai nuovi Parchi Integrati urbani”.

Il primo progetto preliminare di recupero del Parco della Madonnetta, in qualità di “Parco integrativo urbano”, ha riguardato l’area in cui il sedicenne Riccardo Pica è stato stroncato da un attacco cardiaco mentre, con altri amici, veniva inseguito da uno dei tanti senzatetto presenti nell’area, chiusa definitivamente al pubblico il 29 febbraio del 2015.

A luglio dello scorso anno, tuttavia, il bando per la ricerca di soggetti privati interessati a valorizzarlo, che prevedeva una concessione della durata di 23 anni in cambio di un investimento di 12 milioni di euro per ricavi di poco superiori agli 80 milioni di euro, è andato deserto.

Nelle scorse settimane, infine, la conduttrice televisiva Licia Colò, palocchina di lungo corso, lanciato un appello via social per sottoscrivere la candidatura del Parco nella lista dei “Luoghi del cuore” del Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, che prevede la concessione di finanziamenti alle località più votate (clicca questo link rinvia alla pagina dedicata).

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