Non un investimento ma un omicidio, come anticipato da Canaledieci. Una vendetta dopo più liti per i cani. Svolta sulla morte di Claudio Celletti, il sessantenne travolto da un’auto a Largo delle Marianne il 4 marzo e morto dopo giorni di agonia in ospedale. La polizia ha arrestato due 39enni per omicidio volontario. Uno è l’automobilista-killer, l’altro il mandante dell’esecuzione portata a termine a bordo di un Suv.
Claudio Celletti, investito volontariamente: si procede per omicidio. Arrestati due 39enni
La svolta nell’inchiesta oggi, 10 aprile, a poco più di un mese dai fatti, quando gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Roma e il X Distretto di P.S. “Lido di Roma” hanno eseguito l’ordinanza che ha disposto l’arresto di due 39enni di Ostia, Francesco Oggianu e Emanuele Di Rocco, accusati di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale della morte di Claudio Celletti.
Scena del delitto il parcheggio adiacente all’area cani della Pineta di Acqua Rossa.
Claudio Celletti, non ha nemmeno il tempo di rendersi conto. Sono le tre del pomeriggio dello scorso 4 marzo e un suv di colore chiaro gli piomba a tutta velocità alle spalle mentre lui cammina col suo cagnolino in braccio. L’animale si salva, il sessantenne morirà l’11 marzo in ospedale. L’investimento appare subito sospetto. Le conferme arrivano a stretto giro con le indagini.
L’investimento

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi in merito alla responsabilità dei due indagati.
Grazie ad alcune testimonianze ed all’analisi dei sistemi di videosorveglianza, infatti, è stato possibile individuare, in un orario e luogo compatibili con l’investimento, un’automobile Jeep Renegade di colore grigio di proprietà di uno degli indagati, identica per modello a quella che ha causato la morte della vittima.
La lite per i cani
Lo sviluppo delle indagini ha poi permesso di risalire al movente dell’omicidio, da ricercare in alcuni dissidi insorti per la convivenza e la gestione dei rispettivi cani, tra la vittima da una parte e gli indagati dall’altra, consentendo poi agli investigatori di individuare il mandante e concorrente morale del reato anche alla luce di alcune esplicite minacce di morte rivolte alla vittima in precedenti occasioni.
L’auto sequestrata
Contestualmente all’esecuzione del provvedimento cautelare è stato eseguito il sequestro dell’automobile individuata come quella con la quale è stato investito Claudio Celletti.
Gli indagati sono stati associati al carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.