La speranza di molti romani di vedere abolito il pedaggio sul tronchetto urbano dell’A24 per ora resterà tale. Il Ministero dei Trasporti non lascia apertura, ma solo una alternativa. A denunciarlo il Pd.
L’abolizione del pedaggio nel tratto urbano dell’A24 per ora non sarà applicata: l’alternativa allo studio del ministero
Nonostante le promesse elettorali del ministro Matteo Salvini, la risposta all’interrogazione parlamentare del Partito Democratico che risollecitava l’abolizione del pedaggio nel tratto urbano romano (vedi Lunghezza, Ponte di Nona e Settacamini) è stata un secco “no”, ha denunciato il deputato Andrea Casu.
L’alternativa proposta
Il Ministero, però, si è dichiarato disponibile a un “confronto con il Comune” per individuare “ristori o agevolazioni tariffarie” a favore dei residenti ma limitatamente a quelli del VI Municipio di Roma Capitale.
Nel dicembre 2022 Matteo Salvini aveva promesso di fare “tutto quanto c’è da fare” per eliminare il pedaggio sul tratto urbano dell’A24.
Casu ora accusa il ministro di “contraddire se stesso”, sottolineando come, dopo oltre due anni di governo, il Ministero non solo non abbia prodotto risultati, ma abbia addirittura ridimensionato l’iniziativa, proponendo solo “misure di sconto” e un “confronto con l’ente territoriale” che sembra essere solo un modo per “prendere tempo, scaricare le responsabilità e illudere ulteriormente le persone”.
Il pedaggio sull’A24, intanto, continua a rappresentare un vero e proprio salasso per i romani, che ogni anno versano circa 17 milioni di euro nelle casse della concessionaria “Strada dei parchi spa”.
Di questi, 4,4 milioni provengono dalla barriera di Lunghezza, 6,5 milioni da quella di Ponte di Nona e 6 milioni dal casello di Settecamini.
Un balzello che, per un breve tratto urbano, colpisce duramente i pendolari e i residenti delle zone periferiche, costretti a pagare per percorrere una strada che, di fatto, collega parti della stessa città.
La promessa mantenuta
Da gennaio 2024 ormai invece il ministro Salvini ha mantenuto la promessa di bloccare i rincari del pedaggio nel restante tratto dell’A24. Un sollievo per i piccoli borghi della Valle dell’Aniene al profondo Abruzzo.