A24-A25, torna la Strada dei Parchi. Pedaggi bloccati, ecco fino a quando

Estromessa l'Anas: la gestione delle due autostrade torna a Strada dei Parchi. I dettagli

L'A24 vista da Vicovaro
Autostrada A24. Foto Canaledieci.it

Strada dei Parchi, del gruppo industriale Toto, dal primo gennaio 2024 riprende la gestione delle autostrade A24 e A25. Esce di scena quindi Anas a cui le due autostrade erano state affidate il 7 luglio del 2022 dal Governo Draghi, per presunte inadempienze del gruppo Toto di fatto escluse in sede giudiziaria. Strada dei Parchi si era aggiudicata la gestione fino al 2030 con una gara comunitaria vinta nel 2001.

Estromessa l’Anas: la gestione delle due autostrade torna a Strada dei Parchi. I dettagli

La revoca della concessione è stato un atto ingiustificato. Ci siamo difesi e abbiamo avuto giustizia – il commento del gruppo Toto – Abbiamo garantito le ragioni della Holding e soprattutto il lavoro di 1.700 dipendenti”. Novità anche per gli utenti delle autostrade: le tariffe resteranno bloccate.

A dare il via libera alla riconsegna il 14 dicembre la Camera col DL “Anticipi” che segue quello dei giorni scorsi in Senato.

Nel provvedimento è stato inserito l’emendamento presentato dalla maggioranza di centrodestra con cui è sancita l’intesa tra Strada dei Parchi e ministero per Infrastrutture e Trasporti e cancellata la revoca della concessione.

Il reintegro di Strada dei Parchi, che ha impugnato in tutte le sedi la revoca respingendo le accuse di non aver fatto manutenzione, di aver messo a rischio crollo l’infrastruttura e in pericolo gli utenti, pone fine a un maxi contenzioso di oltre cento cause, dopo che i tribunali dell’Aquila e di Teramo  hanno assolto i dirigenti della Spa dalle accuse alla base della revoca, informa il gruppo.

Debito azzerato

Con la legge approvata il 14 dicembre Strada dei Parchi vede anche riconosciuto il credito a titolo di rimborso delle manutenzioni effettuate oltre il valore prestabilito nel contratto originale, di ristoro dei mancati incassi derivanti dal blocco delle tariffe imposto dai Governi succedutisi dal 2015 e dei mancati ricavi da Covid.

All’esito di un attento confronto tra concedente e SdP si è dunque convenuto di compensare questa esposizione con l’azzeramento del debito, quale corrispettivo della concessione, nei confronti del MIT (di cui ANAS era delegata all’incasso) fino alla scadenza della stessa.

Strada dei Parchi in questo modo di fatto salda, con ben 7 anni di anticipo rispetto al contratto del 2001, quanto avrebbe dovuto versare al concedente.

A concorrere all’estinzione del debito vantato da SdP anche la cifra di 500 milioni stabilita da un’ordinanza dal Tribunale Civile di Roma a titolo provvisionale, “a valere sull’indennizzo – previsto dalla legge di revoca – da determinarsi nel giudizio di merito”.

La risoluzione della vicenda ha permesso di evitare allo Stato l’esborso di un risarcimento di oltre 2,6 miliardi complessivi.

Un aggravio per l’erario destinato ad aumentare in virtù del contenzioso avviato da Strada dei Parchi in attesa di una soluzione bonaria. Tra questi, anche il giudizio di legittimità costituzionale del provvedimento di revoca, rimesso dal TAR Lazio alla Corte costituzionale, ad oggi pendente

Un ulteriore risultato dell’impegno del Gruppo è l’attenzione rivolta agli utenti di A24-A25 – riporta una nota di Toto Holding – sia in termini di sicurezza dei trasporti sia di sostenibilità economica nella gestione dell’infrastruttura: grazie all’innalzamento a 40 milioni di euro della quota annuale per le manutenzioni ordinarie, il Gruppo Toto potrà affrontare con maggiore incisività le esigenze manutentive di una rete autostradale di montagna in area sismica”.

I pedaggi

Anche le tariffe dei pedaggi non subiranno rincari e rimarranno ai livelli del 2017 fino alla conclusione della concessione, la cui scadenza è stata traslata dal 2030 al 2032, periodo pari al tempo in cui le autostrade sono state provvisoriamente gestite dall’ANAS“.

Da anni cento sindaci dei Comuni che toccano le due autostrade si battono per tenere a freno il caro pedaggio.

Strada dei Parchi che di fatto accogliendo le proteste aveva mantenuto negli ultimi anni le tariffe invariate ha promesso di voler riaprire il dialogo e il confronto con le amministrazioni interessate.