Quarticciolo ad alta tensione: l’altra notte durante un controllo della Polizia a un gruppetto di giovani è spuntato un machete. A tirarlo fuori un tunisino di 19 anni che ha provato così a sfuggire all’identificazione. Sia lui che un altro giovane sono finiti in manette per resistenza a pubblico ufficiale.
Uno dei giovani fermati ha afferrato un machete e lo ha brandito contro i poliziotti: arrestato
Tutto è iniziato poco dopo la mezzanotte di venerdì, quando due pattuglie delle volanti, impegnate nel controllo del territorio al Quarticciolo, hanno notato un gruppo di circa dieci persone stazionare in zona.
Insospettiti, gli agenti hanno deciso di procedere a un controllo di polizia. La situazione è degenerata rapidamente: sfruttando la superiorità numerica, uno degli individui ha reagito con violenza, scagliandosi contro un agente e dandosi alla fuga verso via Cerignola. Nel caos, un altro uomo è fuggito in direzione opposta.
In breve tempo, ulteriori equipaggi sono giunti sul posto. Il primo fuggitivo è stato raggiunto e bloccato, ma ha ingaggiato una violenta colluttazione con l’agente, tentando di colpirlo con calci. In un momento di estrema tensione, l’uomo si è chinato verso una pianta bassa, estraendo un machete con l’intento di usarlo contro il poliziotto.
Grazie a una rapida manovra, l’agente è riuscito a disarmarlo e a metterlo in sicurezza con l’aiuto dei colleghi sopraggiunti.
I fermi e il fuggi fuggi
Nel frattempo, il secondo fuggitivo è stato bloccato in via Manfredonia, dove una volante gli ha sbarrato la strada. I due ragazzi, identificati come un 19enne tunisino e un suo complice, sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso. Il giovane tunisino dovrà rispondere anche di porto di oggetti atti ad offendere.
Gli altri presenti al momento del controllo sono riusciti a fuggire, facendo perdere le loro tracce. Due agenti hanno riportato contusioni con una prognosi di quattro giorni. L’Autorità Giudiziari, confermando la legittimità degli arresti.
Intanto il Quarticciolo continua ad essere oggetto di retate continue. In una delle ultime è stata trovata della cocaina in una tubatura dell’acqua.
Pochi giorni fa i comitati di quartiere sono scesi in piazza per dire “no” all’imposizione della zona rossa come a Caivano: non sarebbe una soluzione.