Il ‘Quarticciolo Ribelle’ dice ‘No alle zone rosse’ del modello Caivano per il quartiere popolare romano e annuncia per domani pomeriggio, primo marzo, un corteo per le vie da tempo teatro di aggressioni alle forze dell’ordine intervenute di volta in volta per effettuare arresti o servizi di controllo. Nell”ultimo blitz, qualche giorno fa, è stata trovata della cocaina in una tubatura dell’acqua.
Corteo al Quarticciolo per dire no alle zone rosse: i dettagli
Il Quarticciolo, infatti, è stato inserito tra la lista di quartieri in Italia su cui applicare il “modello Caivano”.
Il corteo, a partire dalle ore 17, si snoderà lungo piazza del Quarticciolo, via Castellaneta, via Molfetta, viale Palmiro Togliatti, via Prenestina, via Manfredonia, via Molfetta, via Trani, via Prenestina, via Manfredonia per concludersi al punto di partenza, in piazza del Quarticciolo.
“Il corteo del 1 marzo arriva in un momento particolare per Quarticciolo: abbiamo bisogno dell’aiuto della città e allo stesso tempo vogliamo rafforzare il protagonismo di chi vive in queste strade. Uno dei principi del decreto Caivano – spiegano con un post i militanti – è quello di agire sopra le teste di chi vive i territori, non vogliamo che anche il 1 marzo possa essere vissuto in maniera analoga. Per questo chiediamo a quanti parteciperanno di essere a sostegno, a fianco di chi abita la borgata. Senza bandiere o simboli ulteriori“.
“Vogliamo che il messaggio che arrivi a chi ci guarda dalle finestre sia chiaro – si legge – Siamo qui per cambiare radicalmente Quarticciolo.
Il 1 marzo vogliamo levare spazio a chi dice che una parte polittica strumentalizza questa vicenda per i fatti propri. Le persone sono esasperate, le manutenzioni praticamente non vengono fatte: evitiamo scritte selvagge, facciamo in modo che il passaggio del corteo non gravi su una situazione già difficile, lasciamo pulito!“.
Il nodo dell’ex Questura occupata
Nel frattempo Ater si è fatto promotore, insieme al Governo, dello sgombero dell’ex questura di via Ostuni, dove vivono quarantina di persone e che ospita il Doposcuola popolare, uno sportello che contribuisce a combattere la dispersione scolastica.
“La guerra agli spazi sociali è una scelta politica che non ha nulla a che vedere con la sicurezza”, la linea di chi difende l’occupazione dell’ex questura.
Zona rossa, cosa significa
Le ‘zone rosse’ sono aree urbane dove viene vietata la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali, con i prefetti che potranno quindi disporne l’allontanamento. Lo strumento, stando ai dati del Governo, ha già dato positivi risultati a Milano, Napoli, Firenze e Bologna. A Roma è stata attivata tra la stazione Termini e l’Esquilino.