Svolta nell’indagine sulla morte di Roberto Brancacio, lo chef di 41 anni, falciato il 14 dicembre del 2023 da un’auto pirata mentre, intorno alle nove di sera, viaggiava sulla Nomentana in zona Sant’Alessandro col suo scooter per andare al lavoro.
Il pirata della strada un 31enne di nazionalità albanese, era fuggito via subito lasciando lo chef sull’asfalto
A distanza di oltre un anno dalla tragedia gli agenti della Polizia Locale hanno arrestato un 31enne di nazionalità albanese con la doppia accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. L’uomo è stato fermato in mattinata a roma, in zona viale Marconi.
A risalire chi fosse alla guida dell’Alfa Romeo che ha intorno alle 21,40 di quella sera aveva ucciso lo chef Brancaccio gli agenti dell’Unita SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) e del III Gruppo Nomentano.
Gli agenti hanno lavorato per mesi anche attraverso l’utilizzo di intercettazioni telefoniche e ambientali per dare un volto al pirata della strada.
La vittima ha lasciato due bambini

Lo chef stava andando al lavoro vicino al Pantheon, quando è stato travolto dall’Alfa Romeo che viaggiava a tutta velocità.
Poco prima aveva postato su Instagram una storia dedicata ai figli, accompagnata dalla canzone del rapper Vacca: “Vi amo pulci“. Sposato e papà di due bambini, lo chef Roberto Brancaccio lavorava all’Osteria di Agrippa.