Dopo l’investimento mortale di Francesco Scaramella travolto e ucciso il 27 febbraio scorso in via Monte Cervialto, in zona Monte Sacro, l’associazione Salvaiciclisti Roma, ha riacceso i riflettori sulla pericolosità delle strade romane e sulla necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza dei pedoni. Tra le iniziative attivate, anche un’indagine sul campo per rilevare la velocità dei veicoli, su quello stesso tratto di strada maledetto dove il 57enne è deceduto, e dove sono emersi dati shock nel weekend, sulle auto che sfrecciano.
Salvaiciclisti Roma: “Risultati sconcertanti nel monitoraggio della velocità nella zona dell’investimento mortale”
Si sono posizionati sul marciapiede di via di Monte Cervialto con un apposito strumento per rilevare le velocità delle auto, i volontari dell’associazione Salvaiciclisti Roma, che dopo l’incidente mortale di Francesco Scaramella, l’ottavo pedone deceduto dall’inizio dell’anno sulle strade romane, sono voluti tornare sul luogo della tragedia per documentare con i fatti e con i numeri, il fenomeno senza freni in pieno centro urbano.
I risultati sono stati allarmanti: “Quello che è stato verificato è inquietante – dal web – le auto sfrecciavano in una serata come tante senza il minimo rispetto del limite imposto per una strada urbana, tanto che ad una tratto la velocità raggiunta rilevate di un veicolo è stata di 106 km/h con una media di 60 km/h, nonostante la riduzione della velocità per la Presenza del semaforo“.
Un’atroce conferma, che dopo l’investimento di Via Monte Cervialto, significa anche che il bilancio tragico che evidenzia la gravità della situazione a Roma, potrebbe ancora salire, senza degli interventi concreti per invertire questa tendenza.
Emergenza anche da altre zone della città
La situazione di Monte Sacro si aggiunge all’allarme che proviene alla spicciolata da tanti utenti in altre zone della città, che dopo il post dei salva ciclisti, si stanno aggiungendo alla spicciolata all’osservazione notturna di strade come la Via Nomentana e la zona di Porta Pia, dove le auto sfrecciano a velocità elevate, nonostante la presenza di nuova illuminazione e segnaletica luminosa.
L’inefficacia degli Autovelox e le soluzioni alternative
Se sulla tragedia delle vittime della strada non ci sono più parole, è sugli interventi da mettere in atto, che invece i salva ciclisti aprono un dibattito sulla possibili soluzioni alternative ai controlli e gli autovelox:
“L’esperienza – sottolinea un utente sulla pagina -, ha dimostrato che l’installazione di autovelox non è più sufficiente a risolvere il problema della velocità eccessiva”.
Strumenti costosi che peraltro possono anche essere facilmente sabotati o contestati in sede giudiziaria. E tutto questo mentre la presenza delle pattuglie – nonostante l’impegno -, non riesce a garantire un controllo costante su tutte le strade.
Rialzare gli attraversamenti pedonali
Di fronte all’inefficacia dei controlli tradizionali, si ripropone dal web la soluzione dei rialzi pedonali: “Una misura, già adottata in alcune zone della città – aggiunge il gruppo di utenti -, che ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la velocità dei veicoli e nel garantire la sicurezza dei pedoni”.
Tra i vantaggi dei dissuasori, costi ridotti, manutenzione quasi nulla e assenza di necessità di controlli: “Ma di base però, sono soprattutto un sistema che costringe i pazzi scriteriati che corrono a rallentare per forza, se non vogliono spaccare l’automobile” – concludono.