L’ultimatum è stato consegnato alla italo-indiana Titagarth Firema: entro un mese deve regolarizzare le fidejussioni a garanzia dell’appalto da 100 milioni di euro e consegnare i primi treni al servizio della Metromare e della Roma-Viterbo. In caso contrario l’appalto verrà revocato con una penale a danno dell’azienda fornitrice di 7mila euro al giorno di ritardo nella consegna dei treni. Vale a dire, a oggi, più di sei milioni di sanzione.
Ultima proroga per la società italo-indiana Titagarth Firema: ancora un mese di tempo per presentare fidejussioni in regola e iniziare la consegna dei treni
Come conferma nel video l’assessore regionale alle Infrastrutture, Fabrizio Ghera, è stata concessa alla Titagarth Firema, l’azienda incaricata della fornitura dei nuovi treni per Metromare (cinque) e per Roma-Viterbo (sei), un’ulteriore proroga di 30 giorni per presentare fideiussioni valide, pena la rescissione del contratto. La situazione è diventata insostenibile per i pendolari che da anni attendono il rinnovo del parco mezzi. Ed è sotto giudizio del Tribunale, al quale si sono rivolti Astral e Cotral per accertare la validità delle fidejussioni sospette presentate dai fornitori a garanzia dell’appalto assegnato dalla Giunta Zingaretti nel 2022.
Il rischio, come avevamo già scritto, è che i nuovi treni per Metromare e Roma-Viterbo non arriveranno presto. O forse mai.
Sono stati i tecnici della Regione Lazio a novembre scorso, dopo un ritardo già di dieci mesi dalla prima consegna, a scoprire che le fideiussioni presentate da Firema non sono valide, in quanto emesse da società non abilitate. Inoltre, è emerso che al momento della firma del contratto e del deposito delle fideiussioni, nel 2022, non sono stati effettuati controlli adeguati.
La mancata validità delle fideiussioni comporta un duplice problema: l’impossibilità di recuperare gli anticipi versati (57 milioni di euro su 100) e di riscuotere le penali, e il rischio di perdere i fondi del PNRR, parte dei quali erano destinati all’acquisto dei treni. Da parte sua la Titagarth Firema ha specificato di aver presentato anche lei una denuncia sulla vicenda, considerandosi parte lesa.
Le ciambelle di salvataggio
La Regione Lazio ha chiesto l’intervento del Governo per sbloccare la situazione e lanciare una ciambella di salvataggio dell’appalto. Firema ha presentato un accordo con Sace, società controllata dal Ministero dell’Economia, che si è detta disponibile a coprire l’80% degli anticipi. Inoltre, si sta valutando un piano B che prevede il coinvolgimento di Hitachi, azienda che sta già fornendo treni per le linee A e B della metropolitana di Roma.
Nuovo cronoprogramma e incertezze sul futuro
In caso di salvataggio del contratto, Firema dovrà presentare un nuovo cronoprogramma, con consegne scaglionate fino al 2027. Tuttavia, permangono le incertezze sul futuro dell’appalto, con il rischio concreto di una revoca e di un ulteriore allungamento dei tempi di attesa per i nuovi treni. Intanto, mentre sulla Metromare i lavori di adeguamento del segnalamento e delle sottostazioni elettriche devono finire, sulla Roma-Viterbo devono ancora cominciare.
Pendolari esasperati e richiesta di soluzioni immediate
I pendolari, esasperati dai continui ritardi e disservizi, chiedono soluzioni immediate e certezza sui tempi di consegna dei nuovi treni. La Regione Lazio è chiamata a trovare una soluzione definitiva per garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente e sicuro.