L’incendio doloso che ha devastato il commissariato di Albano Laziale, mettendo fuori uso il parco mezzi della Polizia, ora dopo ora sembra di più un attacco premeditato alle orze dell’ordine. E’ un video tra quelli che sono stati analizzati in queste ore a dimostrarlo, dove si vedrebbe chiaramente la dinamica dell’attacco.
Sull’attentato doloso al Commissariato di Albano, le ipotesi di una matrice nell’area anarco-insurrezionalista
Nella notte tra domenica oggi, lunedì 24 febbraio, il violento incendio che ha devastato il parcheggio del commissariato di Albano Laziale, ha distrutto 15 auto di servizio e danneggiato gravemente altri cinque veicoli.
Un attentato, di chiara matrice dolosa, che ha causato ingenti danni materiali e ha messo a rischio l’incolumità degli agenti, due dei quali sono rimasti intossicati dal fumo.
Le immagini dell’attentato
Grazie alle immagini di videosorveglianza, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’attacco, partito dal gesto inequivocabile di un uomo incappucciato, che si è introdotto nel parcheggio del commissariato, eludendo i sistemi di sicurezza, e ha posizionato delle bottiglie incendiarie sotto le auto della polizia.
Le fiamme a quel punto si sono propagate rapidamente, avvolgendo le vetture e causando danni ingenti anche alla struttura del Commissariato.
Il bilancio dell’attacco, è stato ulteriormente dettagliato nella nota di Domenico Pianese, segretario del sindacato di Polizia Coisp, che ha riferito come le automobili andate a fuoco siano nel merito 9 della Polizia Stradale e 6 del Commissariato.
Riguardo ai due agenti intossicati invece, si tratta di un poliziotto della Stradale e uno del Commissariato e che al momento pur non essendo in pericolo, si trovano ancora in ospedale per ulteriori accertamenti.
Un atto di violenza premeditato
L’incendio di Albano Laziale non è un episodio isolato. Negli ultimi mesi, si sono intensificati gli attacchi contro le forze dell’ordine, con modalità sempre più sofisticate e premeditate.
Solo pochi giorni fa, nella notte di domenica 9 febbraio, un attentato simile è stato perpetrato ai danni del comando dei Carabinieri di Castel Gandolfo, dove anche in quel caso, un uomo era riuscito a introdursi nella struttura e a incendiare le auto di servizio.
Sul ripetersi di questi episodi i sindacati di polizia, denunciano un clima di violenza crescente nei confronti delle forze dell’ordine, con il sospetto che dietro questi attacchi possa esserci la stessa mano:
“È abbastanza evidente – ha dichiarato Pianese -, che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista, una pista che merita di essere approfondita dalle autorità competenti” – ha concluso il sindacalista.