
Whoop. Per molti sportivi di varie discipline in tutto il mondo, amatoriali o di grandissimo livello come i calciatori Haaland, Cristiano Ronaldo o Van Dijk, basta la parola per andare in adorazione. Si tratta di un braccialetto che oramai è diventato compagno inseparabile di molti atleti, sia in gara che nella vita di tutti i giorni, dato che va tenuto addosso per 24 ore al giorno. Vi spieghiamo da cosa si tratta.
Il braccialetto Whoop usato da milioni di sportivi di varie discipline
Questo accessorio è utilizzato davvero in tantissime discipline a tutti i livelli, e il primo a dargli notorietà mondiale è stato il più grande giocatore di basket attualmente in attività, lo statunitense Le Bron James.
Le sue funzioni sono molteplici, ad esempio Whopp monitora h24, quando indossato, tantissimi parametri fisiologici, compresa la qualità del sonno e lo stress, in tempo reale e con un’accuratezza impressionante.
Ogni atleta che ha acquistato Whoop non se ne separa mai neanche in doccia, tanto è idrorepellente e permette a chi lo utilizza di sapere parametri vitali dettagliatissimi sul proprio corpo, tanto in partita quanto in allenamento, o in qualsiasi attività sia impegnato, dal fare la spesa al salire le scale.
Si tratta dunque di un braccialetto che permette di sapere qualsiasi cosa (o quasi) sul proprio corpo, in qualsiasi momento.
Whoop è stato creato dall’omonima startup creata nel 2012 dal genio del marketing Will Ahmed, laureato ad Harvard, La Mecca delle università mondiali.
La sua specialità, rispetto ai tanti concorrenti che tentano invano di imitarlo, è che Whoop, partito in sordina per tanti anni, è stato migliorato giorno dopo giorno, diventando un prodotto ultratecnologico che, per prima cosa, non ha un display, “sembra” una semplice fascetta a scopo ornamentale, ma è ben altro.
Volutamente creata senza schermo per non dare distrazioni a chi la indossa, può essere portata comodamente in varie parti del corpo, durante qualsiasi attività quotidiana.
Erling Haaland, centravanti 24enne del Manchester City e della Norvegia, la usa sempre indossata sopra ad un bicipite, Cristiano Ronaldo, il calciatore portoghese più forte della storia (Juventus, Real Madrid, Manchester United e ora in Arabia Saudita all’Al Nassr) ha scelto da tempo di utilizzare Whoop mettendolo al polso, ma c’è anche chi lo usa mettandolo su una caviglia.
Nulla sfugge della fisiologia dello sportivo, Whoop monitora tutto e ogni dato è consultabile, sempre aggiornato al secondo, direttamente da un’app per cellulari e le informazioni veicolate tramite questo “braccialetto magico” sono quasi infinite e diventano sempre più ad ogni aggiornamento del software.
Il vero e principale punto di forza di Whoop è l’esclusiva e brevettata funzione capace di misurare il dato dello “strain”, termine inglese che indica lo “sforzo quotidiano” compiuto dalla persona ed è efficacissimo, a tratti strabiliante.
Molti sportivi hanno raccontato che Whoop è in grado di rappresentare un vero e proprio personal trainer che fin dal risveglio, fornisce agli atleti consigli leggibili dall’app in base al livello di stanchezza, quantifica lo stress, le prestazioni e suggerisce cosa fare per tornare ad uno stato psicofisico ottimale.
Consiglia, di fatto, l’attività corretta, ora per ora, per tornare al top fisicamente, recuperare dallo stress e misura lo sforzo cardiovascolare e muscolare che il corpo della persona che lo indossa è in grado di sopportare.
Lo sforzo viene calcolato e visualizzato tramite una scala numerica che va da 0 a 21 ed è registrato in tutto l’arco della giornata e ogni suggerimento è calibrato a seconda dell’attività sportiva impostata inizialmente.
In base a questo e ad una miriade di altri dati, Whoop consiglia rapidamente e nel dettaglio i vari carichi da affrontare, gli esercizi da svolgere durante la giornata, se fare o non fare determinate attività, come ad esempio lo stretching o gli esercizi di respirazione, per migliorare il proprio stato fisico, comprensivo del numero di ripetute da svolgere, anche calibrandolo in base al sesso della persona, se uomo o donna.
Il successo di Whoop è certificato dallo spessore enorme che i suoi brand ambassador mondiali rappresentano a livello globale: basti pensare che uno di questi è il capitano del Liverpool Virgil Van Dijk, difensore centrale anche della nazionale olandese di calcio.
Van Dijk è rimasto talmente tanto soddisfatto in prima persona da Whoop, dal diventarne anche socio di minoranza, dopo averlo testato.
In base ai suggerimenti del braccialetto, milioni di utenti e sportivi nel mondo possono capire come stanno fisicamente e scegliere quali esercizi fare o non fare per ottenere un recupero del 100% dopo partite, infortuni o allenamenti, per mantere una condizione impeccabile e migliorare giorno per giorno, minuziosamente, le proprie prestazioni.
Negli Stati Uniti, ad esempio, Whoop, che in America del Nord è stato creato, è l’unico braccialetto ufficialmente ammesso dai giocatori di football americano della Nfl e di Major League Baseball, così come in NBA, la Lega di basket più famosa, ricca e iconica del mondo.
Whoop tiene conto di tantissime abitudini della persona, ben 140 parametri, calcolando anche quanto caffé beve l’individuo al giorno, fino al tempo d’utilizzo del cellulare e altro ancora.