Fare in fretta per evitare che il mare attacchi la Rotonda. Al pari di chiunque si trovi in terapia intensiva anche per la Rotonda di Ostia le prossime 48 ore saranno decisive.
Fare in fretta per evitare che il mare attacchi la Rotonda, tecnici della Regione al lavoro per una soluzione d’emergenza
Il tempo massimo di due giorni per trovare una soluzione all’emergenza è quello che si sono dati i tecnici della Regione Lazio che ieri hanno effettuato un sopralluogo sul tratto di arenile flagellato dall’erosione ed esposto a un potenziale colpo letale delle maree capace di far sprofondare la terrazza affacciata sul Tirreno alla fine della Cristoforo Colombo.
Rotonda e annessa Fontana dello Zodiaco sono, infatti, al centro di un intervento che ne consenta l’urgente messa in sicurezza attraverso tutte le procedure utile far partire lavori che non possono essere più procrastinati.
L’idea che sta prendendo corpo, in esito alle verifiche già effettuate sul posto, è di creare una pista su cui possano transitare i camion per il trasporto delle scogliere con cui erigere una barriera soffolta che, includendo lo stabilimento Kursaal e il suo storico trampolino, prosegua verso levante riparando dall’inesorabile avanzata del mare verso l’entroterra anche le martoriate strutture dello Shilling.
I tecnici della Regione Lazio Difesa del Suolo ed esperti della ditta che, più a nord, sta rinforzando la barriera rocciosa situata a ponente del Canale dei Pescatori, hanno visionato lo stato di progressivo cedimento in corrispondenza della Rotonda di piazzale Cristoforo Colombo e, per conto dell’assessore ai lavori pubblici, Fabrizio Ghera, stanno mettendo in piedi una strategia rapide ed efficace per proteggere il monumento realizzato nel 1953 dall’impresa Calantoni Arnaldo su disegno di Pier Luigi Nervi, lo stesso che ha disegnato il PalaEur e l’Aula Paolo VI riservata alle udienze papali.
Il pregio della Rotonda è, tra l’altro, messo in risalto dal fatto di far parte, insieme con il Castello di Giulio II di Ostia Antica, dei soli monumenti di Ostia raffigurati sui francobolli di Poste Italiane.
La soluzione che sta prendendo corpo di mettere a difesa del basamento della Rotonda una scogliera artificiale che avrebbe l’ulteriore vantaggio di essere compatibile con la messa in opera del ripascimento ‘morbido’, finanziato per un importo di 5 milioni di euro ad una ditta appaltante già designata che, entro il prossimo mese di marzo, inizierà le operazioni di scarico, a ridosso della riva interessata, di 190mila metri cubi di sabbia.
La barriera semisommersa allo studio potrebbe essere, infatti, posizionata a una ventina di metri dall’attuale linea di costa e ulteriormente ‘tamponata’ dall’apporto di nuova sabbia restituendo così, tra l’altro, alla libera balneazione tutto il tratto ora esposto a pericolo di crollo.
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