E’ un bilancio in chiaroscuro quello tracciato dai vertici del Distretto di Ostia della Polizia di Stato riguardo all’anno appena trascorso. Da una parte, infatti, si registra un aumento significativo di casi di violenza contro le donne, il cosiddetto Codice rosso, e di episodi di bullismo a scuola, dall’altro, però, aumenta la fiducia da parte della comunità nei confronti delle forze di polizia.
Cresce il rapporto di fiducia tra i residenti e gli addetti del Distretto di Ostia: lotta agli atti di violenza contro le donne e prime segnalazioni di bullismo a scuola. All’orizzonte i rischi per gli affidamenti delle spiagge
Si conclude con numeri importanti, pari a quelli di una delle maggiori città italiane, il bilancio dell’operatività del Decimo Distretto della Polizia di Stato, guidato dal primo dirigente Maria Sironi e dal suo vice, il Commissario Capo, Fabrizio Petrucci. Nel 2024, infatti, sono stati circa 300 gli arrestati e 416 i denunciati in stato di libertà. Nei confronti di 1756 individui sono state adottate misure di prevenzione secondaria: tra questi 22 sono stati sottoposti a braccialetto elettronico. Tra gli stranieri, 76 sono stati arrestati, 211 denunciati e 910 fotosegnalati.
Più violenze nei confronti delle donne
Sul fronte della prevenzione e repressione degli atti di violenza nei confronti delle donne, il cosiddetto “Codice rosso”, il Distretto ha operato cercando di dare piena attuazione alla parola d’ordine di non sottovalutare ciascuna indicazione. Gli operatori della Polizia hanno lavorato in stretta sinergia con il pronto soccorso dell’ospedale Grassi e specializzando due ispettori al trattamento della materia, estremamente delicata. Ogni episodio, anche di minima entità, viene registrato sul data-base specifico nazionale, andando a costituire il profilo “storico” delle famiglie e delle coppie a più alto rischio di maltrattamenti.
Riguardo alla violenza contro le donne, i casi trattati nel 2024 sono stati 60, dei quali quasi tre quarti all’interno di coppie italiane. “Le denunce rispetto all’anno precedente sono aumentate del 10/20 per cento – indicano dal Distretto – Siamo convinti che questo incremento non sia dovuto all’aumento dei casi ma a una maggior fiducia da parte delle donne nei confronti delle leggi e dei nostri operatori”.
Bullismo, funziona la sensibilizzazione nelle scuole
Motivo di soddisfazione da parte dei vertici del Decimo Distretto è l’azione di sensibilizzazione che gli ispettori stanno svolgendo all’interno delle scuole di Ostia e dintorni. “Abbiamo riscontrato una buona risposta da parte dei docenti e dei ragazzi” sottolinea con soddisfazione la dirigente Sironi. In un paio di casi, le segnalazioni fatte proprio da giovanissimi alunni, hanno prevenuto sviluppi più preoccupanti. “Alcune ragazze – prosegue Sironi – hanno segnalato una serie di messaggi disturbanti fatti dai loro coetanei e l’intervento dei nostri operatori ha evitato che potessero trasformarsi in bullismo o peggio ancora in violenze”.
Rischio criminalità con l’affidamento delle spiagge
All’orizzonte c’è l’intenzione da parte del Comune di Roma di mettere a gara la gestione degli stabilimenti balneari di Ostia. “Questo procedimento amministrativo – sottolinea il Commissario Capo, Petrucci – rischia di richiamare su Ostia le attenzioni di organizzazioni che hanno necessità di riciclare proventi di attività criminali. Siamo pronti a usare la lente d’ingrandimento e a fare i necessari approfondimenti finanziari sui candidati dei bandi comunali”. C’è comunque ottimismo nella collaborazione tra imprenditori locali e forze di polizia. “La rete sociale è molto forte in questo territorio – aggiunge Sironi – C’è dolore da parte degli imprenditori per la costatazione che Ostia è stata abbandonata per anni e da parte loro ho trovato attaccamento al territorio oltre che la voglia di collaborare con noi e con le altre forze dell’ordine“.
La droga, business principale
Il business principale della criminalità locale si conferma quello del traffico e dello spaccio di stupefacenti. Nel 2024 il Decimo Distretto ha sequestrato 16.441 kg di cannabis (tra hashish e marijuana) più 1,3 kg di cocaina. E sarebbe legato allo spaccio anche il caso risolto della morte di una donna defenestrata da un appartamento di via Marino Fasan: trattato non come suicidio ma come omicidio, il caso si è risolto proprio in quella direzione con l’arresto del presunto responsabile.