Nella prossima Primavera previsto l’incremento dell’addizionale sui diritti di imbarco in aeroporto
Dal 1° aprile 2025 anche l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, che è arrivato a toccare quasi i 50 milioni di passeggeri all’anno, sarà beneficiario dell’incremento di 50 centesimi sui diritti di imbarco. Un provvedimento che interesserà i voli extra UE e che rappresenta una delle novità della Legge di Bilancio appena approvata.
Si tratta di una misura che verrà destinata ai Comuni che ospitano gli aeroporti per mettere a disposizione i fondi per il finanziamento dei progetti di urbanizzazione e per interventi infrastrutturali strategici.
Ciò vuol dire che tali fondi potranno essere usati per migliorare anche le infrastrutture viarie nelle zone interessate.
“L’incremento – afferma il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini – offrirà risorse importanti per finanziare le opere necessarie a sostenere la crescita del nostro territorio e garantire infrastrutture moderne e accessibili, fondamentali per affrontare le sfide di una città che si sviluppa in armonia con la sua vocazione internazionale. L’obiettivo è garantire che Fiumicino continui a crescere come un esempio di sviluppo sostenibile, dove i benefici per i cittadini e per i passeggeri che transitano nel nostro aeroporto, siano ben bilanciati. Un ringraziamento particolare al Governo Meloni, che ha prontamente dato seguito alla nostra proposta. Un riconoscimento concreto sull’importanza strategica che l’Aeroporto di Fiumicino riveste, non solo per il nostro Comune, ma per l’intero sistema economico e turistico nazionale”.
Nel frattempo resta ancora non sciolto il nodo dell’Iresa, ovvero l’Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili.
“Bene l’aumento della tassa di imbarco se serve per migliorare la viabilità e la sostenibilità del territorio – afferma Angelo Petrillo, capogruppo della Lista Civica Ezio, all’opposizione nel Comune di Fiumicino – Ma ricordiamoci che la prima preoccupazione deve essere la tutela della salute dei cittadini di Fiumicino, in relazione alla coesistenza con l’aeroporto. Per questo chiediamo che vengano subito attuati i progetti contro l’inquinamento acustico e ambientale. Si tratta di progetti che vanno finanziati con una tassa che già esiste, l’Iresa, e ci auspichiamo inoltre che come il Governo Baccini si sia interfacciato con il Governo nazionale per aumentare la tassa di imbarco riesca anche a interfacciarsi con la Regione, dello stesso colore politico, per aumentare la percentuale dell’Iresa per Fiumicino”.
Proprio riguardo l’Iresa, è più volte intervenuta anche l’associazione Fuoripista.
“Il Comune ha ricevuto l’Iresa solo in riferimento ad alcuni anni – spiega il presidente Massimiliano Mattiuzzo – si tratta di fondi che la Regione sta trattenendo anziché renderli disponibili. Rispetto all’incasso, ai Comuni viene trasferito solo il 10 per cento, il resto se lo tengono loro. Chiediamo che il flusso dei fondi dell’Iresa, destinata alla riduzione del rumore nei coni di volo, diventi regolare e che i comuni ricevano ogni anno l’importo per poter così programmare degli interventi per l’attenuazione del rumore. Chiediamo, inoltre, all’Amministrazione comunale di prendere in esame interventi o un eventuale spostamento delle due scuole più interessate al rumore, quelle di Focene e Isola Sacra. Inoltre chiediamo un impegno forte dell’Amministrazione comunale nei confronti della Regione affinché quel 10%, previsto oggi, abbia un incremento per interventi strutturali seri. Riteniamo opportuno continuare il dialogo con l’Amministrazione comunale su queste problematiche. Sarebbe infine necessario che quello che rimane alla Regione, e che deve essere destinato sempre alla salute, venga prioritariamente indirizzato alle ricerche sul territorio per le malattie epidemiologiche”.