Allarme smog a Roma: superati i limiti di PM10, misure restrittive in vigore

L'allarme smog è stato rilevato dalle stazioni Preneste e Tiburtina: concentrazione di inquinanti prevista anche nei prossimi giorni

Una nuova giornata di allarme smog per la qualità dell’aria a Roma. Il report quotidiano sulla qualità dell’aria, redatto dal Servizio Prevenzione Inquinamento Atmosferico del Dipartimento Ciclo dei Rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli Inquinamenti, ha rilevato un superamento dei limiti di concentrazione del PM10, il particolato fine particolarmente dannoso per la salute, nelle stazioni di monitoraggio.

L’allarme smog è stato rilevato dalle stazioni Preneste e Tiburtina: concentrazione di inquinanti prevista anche nei prossimi giorni

Le centraline di monitoraggio situate a Preneste e Tiburtina hanno registrato un superamento del valore limite giornaliero di 50 µg/m³ per le polveri sottili PM10.

Misure restrittive per contenere l’inquinamento

In seguito a questa situazione critica, l’Amministrazione Capitolina ha emanato una determinazione dirigenziale che introduce una serie di misure restrittive volte a ridurre le emissioni inquinanti e a migliorare la qualità dell’aria.

Misure restrittive, per la qualità dell’aria e le condizioni di criticità relativa alle emissioni dovute alle fonti antropiche, che le previsioni modellistiche fornite dall’ARPA Lazio hanno evidenziano sia per la giornata di oggi che nei prossimi giorni, sull’area di Roma.

i provvedimenti che saranno in vigore fino a nuovo ordine e riguardano principalmente i soggetti a rischio, per cui sarà necessaria una particolare cautela di ordine sanitario, e che è opportuno evitino di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti.

Sarà inoltre necessario, da parte della cittadinanza, attuare una serie di azioni volontarie, per la riduzione delle emissioni di inquinanti antropici con l’obiettivo di prevenire l’aumento delle concentrazioni inquinanti in atmosfera,

Tra le soluzioni alternative sul fronte della mobilità, quella dell’utilizzo
di mezzi di trasporto collettivo pubblico e privato, car sharing, per contribuire alla riduzione dei veicoli circolanti; o se possibile preferire veicoli elettrici, ibridi o alimentati con combustibili a basso impatto.

Tra le indicazioni fornite poi, c’è anche quella moderare la velocità e mantenere spento il motore se non necessario, e limitare ulteriormente, gli orari di accensione degli impianti termici e ridurre la temperatura massima dell’aria negli edifici.

Cosa significa superare il limite di PM10

Il PM10 è un insieme di particelle solide o liquide sospese nell’aria, con un diametro aerodinamico inferiore o uguale a 10 micrometri. L’inalazione di queste particelle può causare problemi respiratori, irritazioni agli occhi e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Quali sono le cause del superamento dei limiti

Le cause del superamento dei limiti di PM10 sono molteplici e possono includere tantissimi fattori. Ai primi posti ci sono le attività industriali e il traffico veicolare e dunque le emissioni degli autoveicoli che sono una delle principali fonti di inquinamento atmosferico.

Ma anche il riscaldamento domestico, e cioè l’utilizzo di impianti di riscaldamento non efficienti che possono contribuire notevolmente all’aumento delle concentrazioni di PM10, che anche a seconda delle condizioni meteorologiche può accumularsi maggiormente nell’aria.