Tragedia nel parco a Roma: c’è un indagato per il crollo del pioppo che ha ucciso Francesca Ianni

Avviata l'inchiesta sulla manutenzione degli alberi, emergono nuovi dettagli sulla morte dell'insegnante. C'è un primo indagato

Francesca Ianni

Per la morte di Francesca Ianni, la professoressa di 45 anni travolta e uccisa da un pioppo crollato nel parco Livio Labor a Colli Aniene il 23 dicembre scorso, c’è un primo indagato.

Avviata l’inchiesta sulla manutenzione degli alberi, emergono nuovi dettagli sulla morte di Francesca Ianni. C’è un primo indagato. Oggi l’ultimo saluto

La procura di Roma, che procede per omicidio colposo, ha iscritto nel registro degli indagati un responsabile del Servizio Giardini del Campidoglio.

L’iscrizione segna l’avvio nelle indagini coordinate dal pm Mario Dovinola e delegate alla Polizia Locale di Roma Capitale.

Le prime analisi tecniche hanno evidenziato come il crollo del pioppo di 22 metri, con le sue radici parzialmente secche e danneggiate, sarebbe potuto essere prevedibile.

La stabilità dell’albero, in bilico e a quanto pare con le radici recise, sarebbe stata compromessa da anni, un rischio sottovalutato nonostante i precedenti abbattimenti di alberi simili nella stessa area.

Il pioppo controllato due volte

Tragedia nel parco a Roma: c'è un indagato per il crollo del pioppo che ha ucciso Francesca Ianni 1
L’albero caduto a Colli Aniene

L’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei parchi romani e sulla qualità della manutenzione del verde pubblico.

Cinque anni fa, il pioppo in questione era stato sottoposto a un’ispezione approfondita, mentre lo scorso settembre era stata effettuata solo una semplice verifica visiva.

Nonostante ciò, l’albero è crollato all’improvviso, portando via la vita di Francesca Ianni e ferendo gravemente la sua amica Alessia Annibale. Salvi per miracolo i tre bambini di Francesca che giocavano a qualche metro di distanza.

La docente era tornata a Roma da Bruxelles dove viveva col marito e i tre figli di 12, 10 e 7 anni, per trascorrere le festività natalizie e si trovava al parco per un momento di relax con l’amica, conosciuta ai tempi dell’università.

I precedenti, un buco nell’acqua

Altre inchieste avviate su altre disgrazie di alberi che a Roma hanno ucciso persone però non hanno mai portato a condanne. Dopo indagini, processi,ricorsi e appelli, i casi giudiziari si sono chiusi con archiviazioni o assoluzioni.

Come il caso dell’ex fisioterapista della nazionale Gianni Danieli, sposato e papà di due bambini, ucciso in scooter a 42 anni da un pino caduto sulla Colombo nel dicembre 2013 per cui erano finiti sotto inchiesta otto indagati del X municipio che si sarebbero dovuto occupare della manutenzione degli alberi in quel tratto.

Oppure per il dramma del dermatologo docente a La Sapienza, Daniele Innocenzi, 52 anni, moglie e tre figli, centrato dal ramo di un albero nel febbraio 2009 in un altro tratto della Colombo mentre andava al lavoro in scooter.

Per ora, a livello giudiziario, resta aperto solo il procedimento per il dramma del novembre 2023 – la tragedia di via Donna Olimpia costato la vita a una pensionata di 82 anni, Teresa Veglianti, colpita da una albero mentre camminava sul marciapiede – anche perché appena avviato.

L’ultimo saluto al Verano

In tanti nel pomeriggio di oggi, sabato 28 dicembre, si sono ritrovati al Tempietto egizio del Verano per l’ultimo saluto a Francesca Ianni. Una cerimonia laica segnata dal dolore. I familiari atterriti. “Una tragedia impensabile, assurda, evitabile. Eppure nessuna condanna ci restituirà Francesca”. In prima fila i figlioletti, il marito, i genitori e i fratelli. Più famiglie distrutte.