La Confesercenti Ostia boccia la scelta di un ricovero per clochard nella ex colonia sul lungomare

Valentina Fabbri Biancone, presidente di Confesercenti Ostia: "Si attendeva con trepidazione il Giubileo, nella speranza che questo evento portasse un indotto turistico ed economico al litorale"

Nel tondo Valentina Fabbri Biancone

La Confesercenti Ostia esprime il proprio dissenso sulla destinazione dell’ex colonia Vittorio Emanuele III in un centro di ricovero per clochard. I lavori sono partiti nei giorni scorsi.

Valentina Fabbri Biancone, presidente di Confesercenti Ostia: “Si attendeva con trepidazione il Giubileo nella speranza che questo evento portasse un indotto turistico ed economico al litorale”

La Confesercenti Ostia è contraria alla riconversione dell’ex colonia Vittorio Emanuele III in luogo destinato all’accoglienza dei clochard. Una posizione espressa chiaramente nelle ultime ore dalla presidente, Valentina Fabbri Biancone.

“Non ho la presunzione di dire cosa fare all’interno dell’ex colonia – afferma – e tengo a precisare che per me il tema sociale è attivo e importante, tra l’altro mi batto da sempre per l’inclusione lavorativa e scolastica. In una cittĂ  turistica come la nostra però questo posto, che si trova sul lungomare piĂą lungo d’Europa, non è il luogo adatto per i senza fissa dimora. C’è il rischio che dormano comunque fuori”.

Il Comune di Roma, proprietario dell’ex colonia, utilizzerĂ  per le ristrutturazioni i fondi del PNRR.

“La destinazione – prosegue Valentina Fabbri Biancone – di questi fondi Pnrr per realizzare un ricovero per senza fissa dimora, che proprio per definizione sceglie di non stazionare in maniera fissa in un luogo, preoccupa alquanto i nostri associati, che sono sì dei commercianti, ma anche dei cittadini di Ostia. La struttura si trova presso Lungomare Toscanelli, nella passeggiata che i turisti ed i residenti, dovrebbero percorrere per vedere il nostro amato mare, ma di fatto non sarĂ  possibile se il progetto andrĂ  avanti. Si attendeva con trepidazione il Giubileo, nella speranza che questo evento portasse un indotto turistico ed economico al litorale tanto colpito negli anni passati. Grandi sono state le prove affrontate dalla pandemia in poi, dai bandi degli stabilimenti balneari, alla mancanza di viabilitĂ , al trasporto pubblico, carente ed incostante, dalle mancate manutenzioni dei giardini ed al centro storico nel degrado per tutta la stagione estiva, alla grandissima scarsitĂ  di intrattenimento ed eventi degni del mare di Roma.

L’altro aspetto su cui la Confesercenti si sta battendo è quello della sicurezza. “Chi ci garantisce la sicurezza nella zona? – aggiunge la presidente-  Molte delle persone che vivono in strada hanno alle spalle grandi problematiche sociali e psicologiche purtroppo, e non solo, anche di dipendenze. Come verrĂ  stabilito chi andrĂ  nell’ex colonia? Consideriamo anche che lì ci sono diverse scuole. Sono d’accordissimo nel dare aiuto e sostegno ai cittadini piĂą fragili ma ritengo che questo non sia il luogo adatto, nell’anno giubilare e davanti al mare. Mi chiedo quali siano le prioritĂ  dell’Amministrazione. Quale immagine diamo ai turisti? GiĂ  stiamo combattendo con mezzi che non funzionano e un lungomare incerto dopo una stagione nefasta con locali e discoteche chiuse”.

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