Per chi attraversa la Cristoforo Colombo per imboccare la laterale e prendere lo svincolo del GRA, i disagi iniziati la scorsa sera lunedì 23 settembre, con la chiusura del tratto per dissesto stradale, potrebbero proseguire a lungo.
Tempi duri per i pendolari della Colombo: sui problemi di dissesto della complanare risponde il geologo
Resta appesa in queste ore, la domanda su quando e come verrà attuata una soluzione, alla complicata situazione di viabilità creatasi sulla laterale della Via Cristoforo Colombo, chiusa ieri sera per dissesto stradale.
Mentre i pendolari della Colombo incrociano le dita su un possibile intervento, che domani mattina potrebbe consentire, almeno, di non dover cambiare del tutto il percorso, le uniche risposte a richiesta e non proprio confortanti, arrivano dai tecnici responsabili della gestione della crepa/voragine.
E’ stata l’intraprendenza del gruppo di utenti social “C’è vita sulla Colombo”, a raggiungere telefonicamente proprio la persona titolata a rispondere, permettendo di scoprire le magagne di un tratto, che a ben guardare, aveva le ore contate.
Questo perché, stando a quanto riferito dagli utenti, alla base della chiusura sollecita del tratto, ci sarebbe un problema strutturale legato a terreni, non adatti a sopportare il traffico veicolare.
A parlare dopo ore di incognita sulle cause della chiusura è stato il geologo interpellato Dott. Allevi, che all’utente del gruppo avrebbe riferito anche come la situazione non sarà risolvibile nel breve termine, nella necessità di svolgere indagini specifiche, che dovranno poi essere seguite da un progetto risolutivo ad hoc.
Si prospettano dunque tempi duri per gli automobilisti, che minacciano perfino di rimuovere a mano i Jersey collocati per interdire la circolazione dei veicoli.
Masi: “Chiederemo commissione congiunta per delucidazioni. La strada collega importanti quartieri, tra cui il Litorale, al GRA”
Sulla chiusura della complanare è subito intervenuta la consigliera di Fratelli d’Italia in Assemblea capitolina, Mariacristina Masi: