Auto e moto storiche fuori dalla nuova Ztl Fascia Verde, arriva una nuova bocciatura per Gualtieri. L’ultima, sempre firmata dal Tar del Lazio, è di oggi, 5 luglio 2024.
Il Tar del Lazio ritiene illegittimi i divieti di circolazione nella Ztl per le auto storiche. Vince la scuderia “La Tartaruga”
Le ordinanze di stop alla circolazione per i mezzi storici firmate dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sono state ritenute dai giudici amministrativi ancora una volta “illegittime in relazione agli immotivati e non proporzionati divieti di circolazione disposti nei confronti dei mezzi di interesse storico e collezionistico, inclusi i ciclomotori ultratrentennali dotati di certificato di rilevanza storica”
“L’ennesima batosta nei confronti di un’amministrazione ecochic che punta solo a bloccare la circolazione privata a Roma”, commenta Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio.
Il ricorso presentato dalla scuderia romana ‘La Tartaruga’, e da numerose altre associazioni e operatori, a tutela di auto e moto di interesse storico e collezionistico contro le ultime ordinanze del Sindaco di Roma (n. 115/2023 e n. 38/2024) e la stessa deliberazione della Giunta regionale, (n. 684/2023), è stato accolto.
“Come si può realmente credere – si erano chiesti gli appassionati de La Tartaruga – di poter influire significativamente sulla qualità dell’aria, bloccando la circolazione dei veicoli storici (auto, moto e ciclomotori) e lasciando, per contro, in totale libertà ben oltre 55.000 autocarri e mezzi pesanti privati tra Euro 0 ed Euro 3 nella Fascia Verde?”
La decisione del Tar
Il Tar ha infatti accertato difetto di istruttoria, deficit motivazionale e la violazione del principio di proporzionalità degli atti impugnati, affermando che “i mezzi di interesse storico e collezionistico rappresentano un bene di rilevanza culturale, pertanto assoggettato alla protezione apprestata dall’ordinamento e, con esso, dalla stessa Costituzione (art.9, ma va considerato anche l’art.16 sulla libertà di circolazione)”.
“Il sindaco Gualtieri – aggiunge Santori – nella sua cieca azione finalizzata a colpire gli automobilisti e motociclisti romani, ha omesso di fornire adeguato supporto motivazionale in ordine alla scelta compiuta sui veicoli di interesse storico, non essendo possibile comprendere la scelta di assegnare ai mezzi di interesse storico un giorno (il sabato) e una serata (quella di venerdì) in più rispetto al regime ordinario dei mezzi più inquinanti”.
“Su questo tema – prosegue Santori – avevo presentato un’interrogazione dettagliata che non ha mai ricevuto risposta”.
L’ultima bocciatura del Tar sul tema lo scorso ottobre.