A Roma ha brillato la “Notte dei musei”. “Bellissimo, dovrebbe ripetersi più spesso. Tantissima gente e quindi vuol dire che l’iniziativa è ottima”, dice soddisfatto uno dei partecipanti mentre, con minacciosa ironia, due signore si allontanano da una lunga fila e si avvicinano alla telecamera. “E’ un’ora e mezza di coda. Volevamo fare una protesta”, dicono scoppiando in una risata.
Tanti romani e tanti turisti in fila per la “Notte dei musei” che registra un altro record di presenze
C’è la fila, c’è aspettare più di un’ora e mezza, ma non importa. Che emozione entrare al calar del sole nei musei capitolini, ascoltare l’Ensemble vocale che canta ai piedi del monumento equestre dedicato a Marco Aurelio. O passeggiare tra le statue di Fidia risalenti al 490 avanti Cristo, al simbolico costo di un euro.
Ad aprire con “Fino a qui”, la “Notte dei musei”, è la voce nera di un’emozionatissima Alessandra Amoroso al Parco archeologico del Celio, davanti a 5.000 spettatori. Mentre i mercati di Traiano sono stati il palcoscenico delle coreografie di Jacopo Godani.
“Poesia pura, Orfeo e Euridice. In mezzo alle rovine, queste ombre che si muovono dietro il velo, tu cerchi di afferrarle ma loro sfuggono”, dice una delle organizzatrici.
A Palazzo Bonaparte protagonisti gli scatti di Vincent Peters che ha reso immortali le celebrità del cinema. A Palazzo Braschi largo alle danze fino alle due di notte. Cento spettacoli in oltre 70 spazi.
“E’ un appuntamento europeo, Roma collabora da sempre a quest’iniziativa -dice Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale- l’anno scorso ci sono stati 70mila partecipanti, tra cittadini e turisti, siamo convinti che questa sera supereremo quella quota, anche perché la serata è fortunata”.
Un successo di pubblico. Oltre 76 mila persone hanno approfittato dell’occasione unica di godere di tanta arte, cultura, bellezza che solo la città eterna può regalare. Che notte, quella “Notte dei musei”.
