Sociale, l’assistenza del caregiver familiare è realtà: la Regione Lazio stanzia 15 milioni

La Regione Lazio istituisce la figura del caregiver familiare: stanziamenti per tre anni

L'aiuto costante del caregiver familiare

Nel Lazio l’assistenza del caregiver familiare diventa realtà. La figura che c’è sempre stata senza mai essere riconosciuta e che riguarda circa 25mila persone è stata formalmente istituita oggi, mercoledì 3 aprile, dalla Pisana.

La Regione Lazio istituisce la figura del caregiver familiare: stanziamenti per tre anni

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge regionale per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare, una persona che si prende cura di un familiare che ne ha bisogno. Previsti per i rimborsi 15 milioni di euro.

Riconoscimento e stanziamento

Il provvedimento prevede uno stanziamento di 15 milioni di euro nel triennio 2024/2026 per sostenere questa figura sempre più essenziale nell’ambito del sistema integrato dei servizi socio sanitari e socio assistenziali in favore dei soggetti disabili e non autosufficienti, e per disciplinare la loro attività.

Una proposta di legge, quella sul caregiver, che è stata “oggetto di un egregio lavoro in commissione”, come ha detto l’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Maselli nella sua relazione.

Una proposta incentrata sulla figura del caregiver familiare come componente della rete di assistenza alla persona ma anche come portatore di diritti propri, distinti da quelli della persona da lui assistita. Una normativa attesa da tutto il mondo che ruota intorno alla disabilità”, spiega l’assessore Maselli.

Le novità

Tra le novità più rilevanti che la legge introduce ci sono: il ruolo attivo che essa conferisce al caregiver per la prima volta, la “giornata del caregiver” e il riconoscimento, dal momento che almeno il 7 per cento dei caregiver è in una fascia di età giovanile, di crediti formativi a fini di studio.

Il riconoscimento di una figura che c’è sempre stata ma non lo ha mai ottenuto ufficialmente, questo è lo scopo della legge secondo la presidente della commissione Sanità Alessia Savo di FdI, che ha ricordato come 25 mila persone nella nostra regione svolgano questa attività.

“Un lavoro fatto insieme”, dice il consigliere Rodolfo Lena del Pd. Apprezzamento anche da Marta Bonafoni, secondo la quale anche “il governo nazionale dovrebbe trarre ispirazione da questo lavoro fatto nel Lazio in modo condiviso“.

Il compito delle ASL

Adesso le Asl dovranno organizzarsi, in linea con i comuni, per riconoscere le figure familiari aventi diritto al ruolo di caregiver. Al momento in molte ASL non esistono protocolli per questo obiettivo. Ed è una lacuna che va colmata presto per dare a tutti i familiari coinvolti dignità e diritti.