Le migliori sagre del Lazio: la classifica dell’Unpli, l’unione delle pro loco. Cosa gustare

Tre comuni tra le province di Roma e Viterbo hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento: premiata qualità dei prodotti, sostenibilità, sicurezza e igiene alimentare

Immagini collegate alla sagre di Morlupo, Riano e Caprarola - foto social free

Pieno di riconoscimenti per la Regione Lazio quest’anno l’edizione 2024 del progetto Unpli che certifica da quattro anni con il marchio di “Sagra di Qualità” le manifestazioni con più di cinque anni di età e che rispettano severi criteri. Tre le sagre della nostra Regione a ricevere il riconoscimento.

Tre comuni tra le province di Roma e Viterbo hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento: premiata qualità dei prodotti, sostenibilità, sicurezza e igiene alimentare

La Sagra della Salsiccia di Morlupo e la Sagra del Pangiallo e della Polenta di Riano per la provincia di Roma, così come la Sagra della Nocciola a Caprarola in provincia di Viterbo, si sono aggiudicate il marchio di “Sagra di Qualità” assegnato dall’Unpli – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, per le migliori manifestazioni organizzate nel 2023 in tutta Italia, dai volontari delle Pro Loco e dalle comunità locali.

Una bella soddisfazione per il territorio, che nonostante tutto lascia fuori dal podio eventi storici e di grandissimo richiamo, come la Sagra del Carciofo di Ladispoli o la Sagre della Tellina di Ostia o Passoscuro, solo per fare qualche esempio.

Sulle tre sagre premiate tra le 45 complessive in tutta Italia, intanto nulla quaestio, visto che i criteri di selezione erano tutto fuorché semplici e legati non solo alla tradizione e la qualità dei prodotti e la loro tipicità, ma anche  alla sostenibilità, sicurezza e igiene alimentare.

La Sagra della salsiccia di Morlupo

Per l’hinterland della Capitale ha portato a casa il risultato sperato con la prima candidatura alla prestigiosa selezione, La Sagra della salsiccia di Morlupo, che si svolge in genere in autunno con un appuntamento annuale che è storia del territorio, fin dagli anni ’60.

La tradizione di questo evento vuole che una grande griglia, venga posizionata al centro di Piazza Armando Diaz, alimentata continuamente per cuocere alla brace centinaia di salsicce morlupesi tutte rigorosamente prodotte a km 0 e gustate in mezzo ad un pane altrettanto tipico romano che è la rosetta.

A dare inizio alla Sagra ogni anno, è il Gran Maestro Cuoco, che dà lettura solenne della “Bolla” per poi tagliare il nastro della manifestazione e lasciare spazio alla benedizione della griglia.

Sagra del Pangiallo e della Polenta di Riano

A Riano è invece la tradizione della Sagra del Pangiallo e della Polenta a conquistare la giuria e il titolo di “Sagra di Qualità”. La manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Riano, può dirsi uno degli eventi che più di tanti altri propone davvero una tradizione alimentare antica: il pangiallo, legata ad una festa sacra di Roma.

E’ una delle più conosciute prelibatezze gastronomiche natalizie della cucina romana, che la tradizione vuole venga impastato con frutta secca, miele e cedro candito, poi cotto e ricoperto da uno strato di pastella d’uovo.

Si prepara soprattutto a Riano ma anche in altre comunità a nord di Roma e in modo molto simile al panpepato, anche se estremamente più dolce con frutta secca, cacao, liquori, frutta candita macerati per giorni e infine cotti al forno.

Questa piccola pagnotta che si prepara l’8 di dicembre per le festività natalizie e si conserva fino a Pasqua, nella sua versione tradizionale si otteneva con il cedro candito e il miele.

Poi come noto, la pastella d’uova serve a creare una crosta dorata che conferisce lucentezza, ma soprattutto rievoca le origini legate alla Roma imperiale, quando c’era la tradizione di distribuire questi dolci per la festa del solstizio d’inverno, per favorire il ritorno del sole.

Sagra della Nocciola a Caprarola

Terza ma non ultima Sagra premiata per la sua qualità a partire dal prodotto e fino all’organizzazione è infine la Sagra della Nocciola di Caprarola.

Si tratta della sagra di prodotto tipico più longeva della provincia, con i primi festeggiamenti che risalgono agli anni ’50, e divenuto l’evento annuale più atteso dalla popolazione, a cavallo tra l’ultima settimana di Agosto e la prima di Settembre.

La manifestazione che si svolge lungo le vie di tutto il Centro Storico del Paese propone nocciole crude e cotte e preparate in ogni modo per arricchire carne e zuppe con un menù ricchissimo che ne fa comprendere la versatilità di questo frutto incredibile che viene prodotto localmente.

In questa festa dei sapori per tutta la comunità da non perdere la giornata dedicata alla “Grandiosa Sfilata di Carri folkloristici ed Agresti”, carri ideati e prodotti da artigiani di Caprarola con spettacoli di luci e suoni.