Nidi di falchi pellegrini a Roma: due coppie in dolce attesa. Come osservarli

Torna la vita nelle casette nido dei falchi pellegrini della Capitale: l'emozione in diretta con Birdcam per assistere alla schiusa delle uova 

Nella foto un immagine della casetta nido di Alex e Amelia - Fonte Birdcam

Si chiamano Alrisha e Sirius e Alex e Maleia le due coppie di falchi pellegrini che rispettivamente dal 2019 e dal 2004, hanno trovato casa sulla ciminiera dell’ormai dismesso termo-valorizzatore di Ponte Malnome e su una torre idrica all’Acqua Vergine.

Sulle casette l’occhio del progetto Birdcam.it non aveva notato nulla di nuovo fino alla fine di febbraio. Oggi invece la sorpresa di una nuova vita in entrambi i siti.

Torna la vita nelle casette nido dei falchi pellegrini della Capitale: l’emozione in diretta con Birdcam per assistere alla schiusa delle uova

Forse non tutti sanno che grazie ad Acea e il progetto Ornis Italia, l’associazione di ricercatori che cura da anni il progetto Birdcam.it, con l’istallazione e la gestione di webcam su nidi di uccelli, a Roma è possibile ammirare nel più totale rispetto per la loro privacy, ben cinque coppie di splendidi falchi pellegrini.

E anche quest’anno il momento tanto atteso per tutti i fan di questa specie è quello della deposizione e schiusa delle uova, che per due di queste coppie ha fatto già scattare il conto alla rovescia, che vedrà maschi e femmine impegnati nella lunga cova e la protezione delle uova da ogni pericolo.

In questi nidi ormai considerati luoghi sicuri per deporre le uova e sostare fino alla nascita dei pulli, sono stati Alrisha e Sirius e Alex e Maleia i primi a riprodursi a cavallo di febbraio e marzo, con un colpo d’occhio che nel nido di Alrisha e Sirius mostra già tre uova deposte, lasciate incustodite solo per il tempo di andare a caccia.

Nidi di falchi pellegrini a Roma: due coppie in dolce attesa. Come osservarli 1
Nella foto il nido di ALRISHA E SIRIUS – Fonte Birdcam

Per chi conosce questa meraviglia di progetto da anni e ne segue la diretta per assistere alla cura che questi straordinari esseri mettono nel mestiere di genitore, l’occhio puntato sul nido di Alex e Maleia mostra invece ancora un mistero su quanti saranno gli eredi.

La prima coppia che ha già fatto bella mostra della sua prole, si riproduce sulla ciminiera dell’ormai dismesso termo-valorizzatore di rifiuti ospedalieri presso lo stabilimento AMA di Ponte Malnome.

“La torre – spiegano i ricercatori -, pur sorgendo in un’area fortemente industrializzata, si staglia sulla Riserva Naturale Statale Litorale Romano che è frequentata da numerose specie di uccelli, alcune prede favorite dai falchi” – e dunque l’ideale per cacciare e nutrire i piccoli.

Della loro presenza in quella zona si erano già occupati gli ornitologi della vicina Oasi LIPU di Castel di Guido, conoscendo la collocazione di un nido nella raffineria di Roma, su una torre poi smantellata nel 2018.

E’ stato così che l’anno seguente, per sopperire alla scomparsa del sito precedente, i ricercatori di Ornis italica hanno installato una cassetta nido su una struttura simile nel vicino stabilimento AMA.

Un successo questo nido di cui si occupa Ama, che si trova ad un’altezza di circa 50 metri ed esposto verso Sud-Est in modo da essere protetto dai venti freddi provenienti dal Nord. Solo pochi mesi dopo infatti la coppia di falchi lo ha scoperto e l’ha occupato.

Diversa la storia di Alex e Amelia, che invece occupano una cassetta nido su una torre dell’Acqua Vergine, seguito da ACEA per il supporto tecnico alla gestione della cassetta nido.

Nella coppia precedente era Vergine la femmina, purtroppo scomparsa durante la stagione riproduttiva 2023. In seguito è arrivata una nuova femmina di nome Amelia e la coppia ha iniziato a riprodursi per il bene di questa specie. Anche nel loro nido tra pochi giorni esploderà la vita.

Ogni giorno fino al tramonto è possibile osservare le coppie di falchi romani su Birdcam. L’associazione Ornis italica, promotrice del progetto delle webcam nei nidi, può essere sostenuta con donazioni che gli consentano di proseguire questo lavoro encomiabile.